Coronavirus, Bartomeu: «Il taglio degli stipendi dei calciatori del Barcellona non basta a evitare la cassa integrazione»

Coronavirus, Bartomeu: «Il taglio degli stipendi dei calciatori del Barcellona non basta a evitare la cassa integrazione»
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Martedì 31 Marzo 2020, 12:25
«Con il taglio degli stipendi ai giocatori avremo un risparmio di 16 milioni di euro al mese, una cifra che non basta a scongiurare la Erte, la cassa integrazione, per i dipendenti del club. Dobbiamo pensare che al Barca è tutto fermo dal 14 marzo». È la precisazione del presidente del club blaugrana, Josep Maria Bartomeu, a 'Radio Catalunyà all'indomani dell'annuncio della riduzione degli emolumenti ai calciatori del 70% a causa dell'emergenza coronavirus. «Non abbiamo il Museo aperto, i diritti televisivi, i ricavi dalla vendita dei biglietti. Non è il caso di fornire cifre ma con queste misure che adottiamo con atleti e lavoratori professionisti riusciamo a mitigare le perdite. Speriamo che questa situazione duri al massimo 60 giorni», aggiunge il dirigente blaugrana. «Non sono misure disperate. Quello che sta facendo il Barcellona è quello che stanno facendo i grandi club in tutta Europa come Bayern, Lione, Juventus».
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