La Samp elimina il Toro. Lecce unica superstite di B: batte lo Spezia e trova la Roma

La Samp elimina il Toro. Lecce unica superstite di B: batte lo Spezia e trova la Roma
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 00:48 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 09:06

Vittoria e qualificazione agli ottavi per la Sampdoria che dopo il successo nel derby nell'ultimo turno di campionato regola anche il Torino nei sedicesimi di Coppa Italia e si regala la Juventus agli ottavi. Qualificazione meritata per gli uomini di D'Aversa contro un Torino che ha dominato sul piano del gioco senza però rendersi mai veramente pericoloso. Blucerchiati che invece sin dal primo minuto, diagonale di Ciervo fuori di poco, hanno fatto capire di puntare alla qualificazione. Passato il primo pericolo il Torino ha iniziato a macinare gioco ma a fronte di un possesso palla finale del 65 per cento i granata hanno faticato ad arrivare alla conclusione. Sampdoria invece più cinica con Quagliarella, tornato titolare e subito protagonista: all'11 pallonetto bloccato da Berisha. Al 15' Mandragora abbatte Depaoli in area e sul dischetto va proprio il Capitano blucerchiato che non sbaglia portando in vantaggio i suoi. Alla ricerca del pari il Torino spinge ma raccoglie solo una conclusione di Zaza che trova però pronto Falcone, in porta al posto di Audero. La prima frazione si chiude così con i padroni di casa in vantaggio ma al rientro dagli spogliatoi il Torino trova il pareggio. Al 6' Linetty viene steso in area ma l'arbitro fa segno di proseguire prima che intervenga il Var. Rivista al monitor l'azione Piccinini assegna il secondo rigore di giornata che Mandragora non sbaglia riportando il risultato in parità. Il gol però non cambia l'inerzia della gara con il Torino a controllare il gioco e la Sampdoria a pungere: i padroni di casa al 15' tornano in vantaggio grazie ad un'azione in velocità avviata da Ciervo, assist da sinistra, e conclusa da Verre con un tiro al volo in corsa che finisce alle spalle di Berisha. Di fatto è il gol che vale la qualificazione perché nonostante la consueta girandola di cambi il risultato non cambia più con il Toro che solo in pieno recupero accenna un timido assedio senza però impensierire mai realmente Falcone. 

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Il Lecce si guadagna la Roma

Nel pomeriggio il Lecce elimina lo Spezia e apre la crisi della gestione Thiago Motta che esce con la squadra tra i fischi. Lo Spezia era chiamato a fare la partita per cancellare la striscia di un mese senza vittorie in campionato, ma sin dai primi minuti appare insicuro e poco concentrato. Tanti lanci lunghi per un evanescente Nzola, riammesso tra i convocati dopo l'esclusione per motivi disciplinari. Entrambe le squadre sono infarcite di seconde linee e la qualità del gioco ne risente. Nei padroni di casa il più vivace è Agudelo, un mastino in mediana. Ma quando recupera palla, a centrocampo manca la qualità per verticalizzare. L'occasione la trova Strelec su un calcio d'angolo battuto teso da Bastoni: colpo di testa a schiacciare e parata d'istinto di Bleve. Nell'altra area, Zoet smanaccia a sua volta una conclusione ravvicinata di Listkowski ben servito dalla sinistra. È da quella fascia che arriva il vantaggio salentino sullo scadere di tempo. Al 43' Barreca è bravo a saltare Ferrer e mettere dentro per Listkowsky, che anticipa Hristov e insacca di testa. Motta nella ripresa presenta Antiste e Bourabia, un attaccante ed un regista ma la sua squadra invece di reagire si scioglie. Al 55', Rodriguez arriva sul fondo, ancora a sinistra, e mette al centro dove Bertola si fa anticipare da Calabresi che tocca nell'angolo. La rete fa saltare il tappo della contestazione da parte dei circa cento ultras presenti in uno stadio semivuoto. Motta osserva la partita nell'area tecnica con le braccia conserte. Non sussulta neanche quando Bleve devia sul palo un colpo di testa di Strelec nell'unica occasione spezzina della ripresa. Lecce - unica sopravissuta di serie B - agli ottavi contro la Roma, e Spezia fuori dalla Coppa Italia e atteso domenica dall'Empoli, che a inizio anno doveva essere una concorrente alla salvezza: ma la classifica dice il contrario. 

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