Il pasticcio del Var e le zone d'ombra: la soluzione passa per il fuorigioco semi-automatico

La gara di Torino aveva solo 12 postazioni di ripresa. E l'errore diventa spunto per lavorare all'introduzione della nuova tecnologia

Il pasticcio del Var e le zone d'ombra: la soluzione passa per il fuorigioco semi-automatico
di Alberto Mauro, Salvatore Riggio
4 Minuti di Lettura
Martedì 13 Settembre 2022, 13:20 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 11:04

 Processo al Var, dopo il weekend più nero dall'introduzione della nuova tecnologia applicata al calcio dalla stagione 2017-2018. Nato come strumento per uniformare i giudizi e ridurre le iniquità sul campo, ha quasi immediatamente cambiato il modo di interpretare il calcio e i suoi episodi controversi, senza però riuscire a risolverne le problematiche. Ed è finito sotto il fuoco incrociato delle critiche, dopo una serie quasi inspiegabile di errori che hanno condizionato l'ultima giornata di serie A. Tra mancati rigori, gol annullati ingiustamente, risse in campo e allenatori espulsi.nE un comunicato dell'Aia che prova a fare chiarezza sull'episodio più eclatante, il gol del 3-2 annullato a Milik. L'arbitro Marcenaro (con Banti e Meli rispettivamente al Var e AVAR) ha cancellato la rimonta della Juventus allo Stadium contro la Salernitana in vantaggio 2-0 all'intervallo. In pieno recupero il gol di Milik ha fatto esplodere lo Stadium, ma la rete inizialmente convalidata è stata annullata per fuorigioco dopo la revisione al Var. Un doppio errore del Var stesso non considera passivo Bonucci e non vede la posizione defilata di Candreva nei pressi della bandierina che non ha tenuto conto della corretta decisione del guardalinee, che infatti non aveva sbandierato il fuorigioco.


LA POSIZIONE DELL' AIA

Mentre nel post partita una serie di filmati e fotogrammi confermano la posizione del difensore juventino, il giorno dopo è l'Aia a denunciare i limiti della sua tecnologia, confermando di non aver avuto a disposizione quelle immagini. «L'organo tecnico della Can ha chiesto espressamente alla società che fornisce il servizio tecnologico per la Var, se la camera in questione definita tattica fosse a disposizione degli addetti al Var per la gara disputata allo Stadium. La risposta che veniva fornita è che la camera non era a disposizione del Var, pertanto non fruibile dagli arbitri. Con quanto precisato siamo convinti di aver fatto chiarezza sull'episodio occorso». Nel comunicato viene definita camera tattica, ossia quella adottata dai match analyst della Juventus (Scirea e Vernamonte), secondo il club bianconero invece si tratta di una telecamera Hawkeye (fornitore Lega). Ma perché arbitro e guardalinee (in linea con Candreva) si convincono a cambiare la loro decisione iniziale? La risultante è un gol valido annullato alla Juve (-2 punti in classifica) e una rissa da saloon in campo, aspettando il verdetto. Ben 47 persone sul prato coi nervi a fior di pelle, e quattro espulsioni: Allegri, Cuadrado, Fazio e Milik (secondo giallo dopo essersi tolto la maglia per festeggiare il gol).

E ci sono stati errori anche in Lecce-Monza 1-1 e in Bologna-Fiorentina 2-1.


ZONE D'OMBRA

Ma quante telecamere ci sono negli stadi durante il match? Secondo il regolamento di produzioni audiovisive, ci sono tre standard per le gare. Standard A con 18 telecamere, standard B con 16 telecamere e Standard C con 12 telecamere (più eventuali integrazioni del caso, come le due per la Goal Line Technology). In tutti e tre i casi (Juventus-Salernitana è catalogata come Standard C) ci sono le cinque telecamere per la tracciatura della linea del fuorigioco, ma restano comunque delle zone d'ombra. C'è chi fa notare che per sopperire a certe mancanze c'è l'occhio umano, ossia il guardalinee. In Europa è una problematica superata con l'introduzione da questa stagione del fuorigioco semiautomatico. In sostanza, il «semi-automated offside» consiste in 12 telecamere installate nello stadio, oltre a quelle delle televisioni, che tracciano 29 punti-dati di ogni singolo giocatore, indicando con ancora maggior accuratezza la sua posizione in campo. Questi dati vengono inoltrati a un AVAR dedito specificamente al fuorigioco che verifica e comunica la decisione al Var e all'arbitro in campo. E anche l'Italia sta lavorando all'introduzione del fuorigioco semi automatico.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA