Stasera al Tombolato il Bari ha finito in 9, doppia espulsione, nel secondo tempo supplementari. Il 2-2 favorisce i granata, in virtù del miglior piazzamento di stagione regolare, grazie soltanto ai 2 punti di penalizzazioni meritati dal Bari per inadempienze economiche. Nello sport l’equilibrio è tale, favorito dalla tattica di molti, che il fattore campo, i due risultati a disposizione su tre fanno spesso la differenza, per questo il Cittadella ha fatto bene a far rimandare l’avvio dei playoff, diversamente magari sarebbe uscito.
La squadra patavina attende, nel primo tempo, in genere non lo sa fare e difatti alla ripresa subisce il gol di Galano, ma era irregolare, per il contatto di Tello su Varnier, al limite dell’area, il sinistro dell’attaccante sul primo palo è imparabile per Alfonso. Il pari arriva al 14’, sei minuti dopo il vantaggio pugliese, sulla punizione di destro di Paolo Bartolomei. L’ex esterno della Reggiana raddoppia a metà frazione, Nenè respinge, il destro al volo tocca il palo ed entra. A 29 anni, il lucchese merita la serie A, a prescindere.
Il Bari impatta sul 2-2 a 2’ dalla fine, protesta per l’opposizione di Adorni su Floro Flores, la palla arriva a Nenè e il tirocross da destra sorprende il portiere veneto.
Ai supplementari, parata di Micai su Strizzolo. Al 114’, rosso diretto a Gyomber per proteste, l’arbitro Ghersini caccia anche il 39enne Franco Brienza, perchè scalcia Schenetti.
Mercoledì, alle 18,30, l’andata della semifinale, di nuovo a Cittadella, con il Frosinone. Ritorno domenica alle 21, allo stadio Benito Stirpe, sempre con dirette Skysport1.
I granata giocano probabilmente il miglior calcio della serie B, dietro soltanto all’Empoli, inseguono la prima A della storia. La famiglia Gabrielli vuol vivere una favola modello Sassuolo, alla 5^ salvezza di fila in A, neanche si accontenterebbe di imitare Carpi e Frosinone, subito retrocesse. Il potenziale tecnico c’è, la difesa resta vulnerabile.
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