Il Chelsea sfiora il colpo, ma Benzema manda Ancelotti in semifinale. Chukwueze fa sognare il Villarreal

Il Chelsea sfiora il colpo, ma Benzema manda Ancelotti in semifinale. Chukwueze fa sognare il Villarreal
di Giuseppe Mustica
3 Minuti di Lettura
Martedì 12 Aprile 2022, 23:40

Ancelotti si prende l'ennesima semifinale di Champions League della sua carriera. Con fatica enorme e inaspettata, visto quello che era successo a Stamford Bridge e perdendo anche (2-3). Ma il Chelsea è pur sempre la squadra Campione d'Europa, e lo dimostra nella serata del Bernabeu andando avanti per 3-0: apre Mount, raddoppia Rudiger e poi inventa Werner. Ma c'è Modric, che meriterebbe una statua almeno, che spedisce Rodrygo davanti a Mendy per la rete che manda la sfida ai supplementari. E lì, ovviamente, viene fuori ancora una volta Benzema, che di testa sfrutta l'assist di Vinicius e indirizza la partita. È stato spettacolo, di quello vero. Per merito del Chelsea di Tuchel ovviamente, che ci crede nella rimontona e la piazza anche. Ma con una squadra come il Real non puoi permetterti un secondo di disattenzione. Questo succede e i Blancos puniscono, risorgendo da quella che sembrava una nottata da incubo. Il Real sbuffa e va in crisi, ma riesce come detto a riprendersi dal triplo colpo Blues che sembrava potesse essere quello decisivo. Pugni incassati al meglio per gli spagnoli, che però rischiano anche nel secondo tempo supplementare (Courtois decisivo su Ziyech) ma non cadono più. La fortuna ha aiutato Ancelotti stasera e ha girato le spalle ad un Chelsea che per qualita, coraggio, e personalità, avrebbe decisamente meritato di più. Ma è fuori, e non può più difendere il titolo. Troppo cari gli errori in Inghilterra. A questi livelli si paga tutto. 

SOGNO VILLARREAL 

Una partita a difendere.

Una partita a sperare nei supplementari. Poi una sola occasione, in ripartenza, all'88': Chukwueze nemmeno ci crede, colpisce non benissimo, ma quanto basta per battere Neuer e mandare il Villarreal in semifinale di Champions League per la seconda volta nella propria storia. Finisce 1-1 e Unai Emery si conferma il re delle Coppe. Certo, con un po' di fortuna nel riuscire a rimanere in partita, respingendo in tutti i modi gli assalti dei tedeschi. Ma all'Allianz finisce 1-1. Non basta alla squadra di Nagelsmann la rete numero 47 in stagione - un regalo del Villarreal - di Lewandowski. Che poi, però, fa poco altro. Anzi, litiga spesso con Albiol, uno che sa fare il proprio mestiere. Il sottomarino giallo rimane a galla, in apnea diremmo per 88 minuti. Poi mette la testa fuori e colpisce col nigeriano appena entrato in campo per Dajnuma che in tutta la partita avrà toccato si o no 10 palloni. Il colpaccio di Emery, che adesso sogna. Perché dopo aver buttato fuori la Juventus, caccia dalla Champions anche una delle squadre sicuramente favorite. Con buona pace del bel calcio: difesa a oltranza e colpi mortiferi quando non c'è più tempo per gli avversari. Forse l'unica tattica possibile per una formazione che mai poteva minimamente immaginare di arrivare fino a questo punto. Ma il Villarreal c'è. E non ha limiti. All'italiana.

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