Passi in avanti, di fatto decisivi, per la trattativa della cessione del Chelsea alla cordata di Boehly. In settimana era attesa l'approvazione da parte della Premier League inglese e del governo: la prima ad arrivare è stata la lega inglese con un comunicato ufficiale. «Il consiglio della Premier League ha approvato oggi la proposta di acquisizione del Chelsea Football Club da parte del Todd Boehly/Clearlake Consortium. L'acquisto resta subordinato al rilascio da parte del Governo della prescritta licenza di vendita e al soddisfacente completamento delle fasi finali dell'operazione. Il Consiglio ha applicato il test dei proprietari e dei direttori (OADT) della Premier League a tutti i potenziali direttori e ha intrapreso la necessaria due diligence. I membri del Consortium che acquista il club sono affiliati al Clearlake Capital Group, LP, Todd Boehly, Hansjorg Wyss e Mark Walter. Il Chelsea FC lavorerà ora con i governi competenti per assicurarsi le licenze necessarie per completare l'acquisizione».
L'ufficialità
Ormai manca solo l'ufficialità, attesa nelle prossime 24 ore. Dopo l'ennesima giornata di frenetiche indiscrezioni, e minacciose scadenze per il club londinese, fonti del governo britannico hanno confermato che sono in corso gli ultimi colloqui «con partner internazionali» per finalizzare la cessione dei Blues al consorzio statunitense guidato da Todd Boehly. Ricevuto il via libera da parte della Premier League, la vendita del Chelsea pareva scontata non meno che imminente. A rimetterla in discussione, però, è stato il passaporto portoghese di Roman Abramovich: in base alle norme vigenti, è emerso che serviva anche l'autorizzazione del governo di Lisbona per sciogliere gli ultimi nodi burocratici.
Un ostacolo inatteso che - ad inizio giornata - pareva destinato a far slittare i tempi del takeover, mettendo persino in discussione l'iscrizione stessa del Chelsea al prossimo campionato inglese.