Inter, che sfida a San Siro contro il Liverpool. Inzaghi: «Sono tra i più forti d'Europa, ma non partiamo battuti»

Simone Inzaghi (45), allenatore dell'Inter
di Salvatore Riggio
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Martedì 15 Febbraio 2022, 14:22 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:30

«Il Liverpool è una delle squadre più forti in Europa». Simone Inzaghi è pronto a sfidare i Reds, che a San Siro sono già sbarcati il 7 dicembre scorso per affrontare il Milan nel girone. Non sarà facile in questa andata degli ottavi: Jurgen Klopp si affida a Salah, arrivato secondo in Coppa d’Africa con il suo Egitto: «Le inglesi sono molto forti, hanno vinto tutte il girone a parte il Chelsea che ha perso il primato all’ultima giornata. La nostra società, i tifosi e i ragazzi stessi si meritano di giocare partite contro avversarie di questo blasone. Da tanti anni non facevamo un ottavo di finale, sarà molto difficile ma cercheremo di giocarcela con le nostre armi», ha continuato il tecnico dell'Inter. «Dovremo proporre sempre il nostro gioco, voglio i giocatori con la mente libera. Sappiamo che in queste gare la determinazione sarà quella che farà la differenza. I miei ragazzi, e lo hanno dimostrato, e ne hanno da vendere. Poi sulla carta il Liverpool è favorito». Accanto a Simone Inzaghi c’è Calhanoglu: «Con il mister gioco in un altro ruolo, che mi piace molto. Il resto lo devo fare io con la mia qualità. Sono arrivato in una grande squadra, che aveva già vinto. Se i miei ex compagni al Milan faranno il tifo per noi o sperano che andiamo avanti perché siamo in lotta scudetto? Non credo faranno il tifo per noi», ha detto il centrocampista turco. E ancora Inzaghi: «Se ora abbiamo una dimensione più europea rispetto a prima? Sono fiducioso per i segnali che mi dà la squadra. Secondo me contro il Napoli abbiamo giocato un’ottima partita. Nel primo tempo abbiamo fatto prestazione normale, poi nella ripresa siamo entrati in campo con grande spirito. E questo mi dà fiducia per il Liverpool. Non partiamo battuti». E sul recupero con il Bologna: «È successo e devo accettarlo. Come mi è capitato ai tempi della Lazio. Ci penseremo a tempo debito». 

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