Inter nella tana del Barcellona: per Conte una notte da Mourinho

Antonio Conte
di Salvatore Riggio e Pasquale Tina
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Mercoledì 2 Ottobre 2019, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 14:01
Saranno quattro giorni di pura estasi nerazzurra per Antonio Conte. Stasera il Barcellona al Camp Nou, per provare a essere grande anche in Champions dopo il pareggio del debutto contro lo Slavia Praga (1-1), domenica a San Siro il derby d’Italia, dal sapore di scudetto, contro la Juventus, il suo vecchio grande amore. Ma non ci sarà Lukaku: «Ha un piccolo affaticamento al quadricipite. Siamo sereni, ma era meglio non rischiarlo», ha confermato Conte in conferenza.

SPAZIO A LAUTARO
Al posto del belga ci sarà Lautaro Martinez. L’argentino sarà supportato da Sanchez, l’ex della partita, che sabato contro la Sampdoria è tornato a segnare, ma è stato espulso (somma di ammonizioni) e sarà quindi costretto a saltare il big match con i bianconeri. «Contro il Barça mi aspetto una gara difficile perché incontriamo una delle migliori squadre al mondo in cui gioca Messi che insieme a Cristiano Ronaldo è tra i top che spostano gli equilibri. Da una parte c’è la voglia di affrontare il Barcellona con tutti gli obietti, anche perché Messi è un campione unico. Noi dobbiamo essere pronti ad affrontare il Barcellona con o senza Leo», ha dichiarato Conte. «Abbiamo bisogno di fare una partita intensa. Il Barcellona ti può fare gol in qualsiasi momento, ma il nostro percorso di crescita passa da queste partite», ha aggiunto. Vietato pensare alla Juve: «La partita della vita è la prossima, quindi quella con il Barça». In difesa rientra Godin, a centrocampo spazio a Barella, Brozovic e Sensi. D’Ambrosio è in vantaggio per giocare come esterno destro, mentre a sinistra ci sarà Asamoah. Infine, sul paragone con José Mourinho, Conte ha concluso: «C’è rispetto per Mourinho e per la squadra del 2010. Io dico che fare dei raffronti è impossibile, sono epoche diverse. Noi siamo all’inizio di un percorso che possa portarci a crescere per avere l’ambizione di dare gioia ai nostri tifosi. Quello che ha fatto quell’Inter rimarrà indelebile nella storia del calcio».

DUBBIO FINALE
Da parte sua, Ernesto Valverde, deciderà soltanto stamattina se fare giocare Messi dal primo minuto. La Pulce ha svolto con il resto della squadra la prima parte della rifinitura. L’impressione è che sarà lo stesso Messi a decidere se partire dall’inizio o meno: «Contro l’Inter sarà davvero dura. Sono in forma. Lionel? Non correremo rischi», le parole del tecnico catalano, che dovrebbe confermare il tridente di sabato sera contro il Getafe, ovvero Suarez, Perez e Griezmann. «Ovviamente non siamo contenti di questi infortuni. Ma credo sia fortuito, è successo anche in passato. Se mi sento a rischio? Mi sento al mio posto, a mio agio. Gli allenatori devono affrontare molte variabili, ci sono giocatori, pressione esterna, la stampa, l’impegno verso chi ti assume, ma in fondo abbiamo visto che le cose vanno bene se vinci le partite».

VIGILIA BELGA
Vigilia, in apparenza, più tranqilla per il Napoli di Ancelotti, che farà visita al Genk. Carletto si aspetta di dare seguito al successo con il Liverpool. Il tecnico non ha gradito le recenti critiche. «Vedo 1000 partite a settimana e questo calcio champagne non c’è. Nel calcio bisogna anche soffrire, altrimenti è un altro sport. Lo faremo anche in Belgio. Devo dire che nel mio fortino mi sono sentito tranquillo». Ancelotti, però, si aspetta di più anche dal Napoli. «Non ho strigliato nessuno, è un termine che si utilizza con gli asini. Abbiamo fatto una valutazione della gara con il Brescia e l’atteggiamento remissivo non mi è piaciuto». Toccherà alla migliore formazione, rientra il grande ex Koulibaly («Vedrete il vero Kouly»), davanti favorita la coppia Mertens-Lozano.
 
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