Lazio, cercasi Candreva: nel 2015 non segna,
l'ultima rete risale al 5 ottobre scorso

Lazio, cercasi Candreva: nel 2015 non segna, l'ultima rete risale al 5 ottobre scorso
di Alberto Abbate
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Domenica 8 Febbraio 2015, 06:04 - Ultimo aggiornamento: 14:08
Che fine ha fatto Candreva? Anno nuovo, missione vecchia: la Lazio deve ancora ritrovare il suo campione. Mancano i suoi gol: nel 2015 Antonio non ha mai segnato.



E non sforna un assist addirittura dal 9 novembre, dalla debacle di Empoli, dove s'era divorato una rete senza nemmeno un cenno di disappunto. Mira sbilenca anche nelle ultime 5 partite di campionato, dopo il rientro dall'infortunio. Era finito ko dopo la sfida col Chievo (0-0), con tanto di sostituzione di Pioli. Allora era piombato nelle prime critiche, ancora non s'è rialzato. Anzi, a Cesena il collasso nella peggior performance stagionale: zero occasioni create e un dribbling (su 6) riuscito. Antonio deve essere più deciso nei tiri dalla distanza: 36 conclusioni da fuori area, nessuno – in 18 giornate – ha cercato di più la porta da lontano in Serie A. Adesso è il momento di tornare a centrarla. Il Genoa è anche un suo tabù, Candreva non l'ha mai punito con la maglia della Lazio. Le maledizioni s'abbattono con la grinta. Si sente leader, vuole il paradiso Champions, Sant'Antonio rimetta l'aureola e torni pure a benedire gol e assist.



ASTINENZA

Riavvolgete il cronometro ed esultate. Quanto tempo è passato. Il furetto Candreva in questa stagione non segna addirittura dal 5 ottobre (3-2 al Sassuolo): sono trascorsi 4 mesi dall'ultimo centro per un totale di 2 “misere” reti. Troppo poche per l'ultimo capocannoniere della scorsa stagione a quota 12. E' vero, quest'anno con gli assist – ben 10 (più due in Coppa Italia) - ha già superato lo score (9 totali) del campionato passato. Ma Antonio aveva messo la freccia addirittura tre mesi fa, non può bastare il passaggio decisivo (non riconosciuto) per il gol di Parolo col Milan. Da Candreva, la Lazio s'aspetta molto di più. Pioli c'ha parlato, ora l'esterno deve mettere il turbo in questo girone di ritorno. Lotito gli ha prolungato il contratto (a cifre, oltre due milioni, da top player assoluto) a furor di popolo in estate, adesso chiede un'altra marcia. E pretende soprattutto riconoscenza per avergli “regalato” una gioia mondiale.



LA NAZIONALE

Figlio biancoceleste e fratello d'Italia. Venerdì sera Candreva era a cena in un noto ristorante di via Flaminia, parlava proprio di Nazionale. Antonio rimane un punto di riferimento del ct Conte, ma ora deve riprendersi la Lazio. Ormai legata solo alle magie di Felipe Anderson. Se anche Candreva tornasse in sé, sarebbero fuochi d'artificio sulle fasce. L'uno non può offuscare la luce dell'altro, i gioielli devono brillare insieme. E' l'unico modo per non pagare a caro prezzo l'infortunio di Djordjevic: «Ho gonfiore e cicatrici, all'apparenza non è tutto perfetto. Tuttavia, i medici mi dicono che è tutto a posto, questo è incoraggiante. Mercoledì dovrei rimuovere il gesso, poi inizierò con gli esercizi in piscina», confida Filip in patria. Tare lo aspetta fra due mesi, ma al momento è meglio affidarsi ad altri numeri: in questa stagione la Lazio non ha mai chiuso una gara all'Olimpico segnando un solo gol: o nessuno, o più di uno. Di Mauri l'ultimo al Genoa (3-2, 3 febbraio 2013), Candreva segua l'invidia.