GENOVA PER NOI
I blucerchiati saranno domenica all'Olimpico per affrontare la Roma priva di De Rossi, sacrificato sull'altare azzurro, e ancora avvelenata per la rimonta subita a Cagliari: non sarà una gara facile per Giampaolo, che ritroverà il suo pupillo Paredes, ma non lo sarà neppure per Spalletti, cui sarà vietato non vincere. Il Genoa aspetterà in casa la Fiorentina, nervosa e preoccupata per la posizione del suo allenatore Paulo Sousa. Il Napoli giocherà sabato sera in casa del Palermo che, manco a dirlo, ha già cambiato allenatore, con De Zerbi al posto di Ballardini. De Zerbi è bravo, ma, come tutti i suoi colleghi, non è in grado di fare miracoli. Vallo a spiegare a Zamparini, però.
TABÙ TRASFERTA
Sarri, alla pari dei suoi più quotati colleghi, spera, intanto, che i suoi nazionali tornino a Napoli in perfette condizioni (ha già perso Chiriches): dopo la sosta, questo è un punto interrogativo sempre di attualità. È noto, del resto, che se potesse scegliere, nessun tecnico si priverebbe mai di un suo giocatore; vorrebbe averlo sempre con sé: non poter lavorare per una quindicina di giorni con tutta la rosa rappresenta, sempre e comunque, un problema. Ecco perché, lo dicono le statistiche, le partite post impegni delle Nazionali hanno avuto spesso degli esiti sorprendenti. Una sorta di avviso ai naviganti dell'Inter, la delusione più grossa della prima fase del campionato. De Boer andrà a giocare a casa di Oddo, cioè a Pescara (Adriatico già esaurito), che ha in classifica tre punti in più, frutto (soprattutto) del pasticciaccio del Sassuolo. Sarebbe sorprendente, però, se l'Inter steccasse anche contro una neo promossa. Da ricordare che i nerazzurri non vincono lontano da Milano dallo scorso aprile, trasferta di Frosinone. A proposito di neo promosse, il Crotone affronterà lunedì sera in trasferta l'Empoli, entrambe a quota 0 come l'Atalanta: l'occasione diretta, per l'una e per l'altra, per cominciare a sorridere; o continuare a piangere.