Roma e Lazio, il mercato e i consigli per gli acquisti: la priorità di Mou è un regista, quella di Sarri la difesa

La Champions è l'obiettivo dei due club: ecco cosa serve per raggiungerla

Roma e Lazio, il mercato e i consigli per gli acquisti: la priorità di Mou è un regista, quello di Sarri la difesa
di Stefano Carina e Valerio Marcangeli
4 Minuti di Lettura
Martedì 31 Maggio 2022, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 09:05

Sei e sette punti. Tanto sono arrivate Lazio e Roma lontane dal traguardo Champions. Che di anno in anno, traccia un solco sempre più ampio tra chi partecipa alla massima competizione europea per club e chi rimane a guardare. Esempio chiarificatore: la Roma vincendo la Conference League, ha incassato - botteghini esclusi - una somma che si aggira attorno ai 20 milioni di euro. Il Milan, classificatosi quarto ed eliminato nella fase a gironi in Champions (impossibilitato poi a partecipare ai playoff riguardanti i sedicesimi di finale di Europa League) ne ha incassati più del doppio (46,77 milioni). Turno dove si è fermata la Lazio in Europa League che ha portato Lotito ad incassare una quindicina di milioni. Un gap che si allarga considerando gli introiti dell'Inter e della Juventus (rispettivamente 64 e 77,6 milioni, dati calcioefinanza.it). Tanto basta per farsi un'idea di quanto sia fondamentale tornare per le due squadre romane nel giro Champions. Ma cosa è mancato in questa stagione a Lazio e Roma per competere realmente per un posto al sole?

Difesa da rifare

Al netto delle lamentele arbitrali che hanno indirizzato gli umori dei due club, con recriminazioni spesso giustificate dai fatti, Sarri e Mourinho hanno iniziato un programma che per entrambi sarà pluriennale. Le rose non li hanno soddisfatti dall'inizio e soprattutto il portoghese non ha fatto nulla per nasconderlo. «Il Milan ha fatto entrare Tonali e Romagnoli, io Darboe e Villar», è l'emblema dell'insoddisfazione del portoghese, mitigata soltanto parzialmente dal mercato invernale. Anche Sarri, seppur in modo più edulcorato, non ha lesinato critiche dopo l'ultima gara di campionato: «Il rischio di fare un altro anno zero c'è». Se la Lazio, dopo gli impegni europei, ha viaggiato ad una media di 0,60 punti a partita, vien da sé che 14 calciatori non bastano. Chiusa la prima stagione, ora i due vanno accontentati. Il tecnico toscano non può non ripartire dalla difesa. I 58 gol subiti record negativo da quando la Serie A è a 20 squadre (2004-05) sono una macchia da cancellare il prima possibile. Tra l'altro il reparto sarà ricostruito quasi da zero: Luiz Felipe andrà al Betis e Acerbi è in uscita. Dopo aver ottenuto il rinnovo di Patric, il Comandante aspetta Romagnoli e Casale. Per il capitano del Milan, in scadenza, Lotito si è spinto a offrire 2,8 milioni di ingaggio. A 3 si chiude. Per Casale invece si rischia il derby con la Roma come rivelato da Setti. Il rischio di un'asta è alto (c'è anche il Napoli), ma il tecnico vorrebbe lui al centro e non Chust, seguito da Tare. Capitolo terzino sinistro: quest'anno Sarri è stato costretto ad adattare Marusic visto anche il rendimento precario del fedelissimo Hysaj. Il preferito del tecnico resta Emerson Palmieri. L'alternativa è Parisi dell'Empoli. Capitolo a parte merita la rivoluzione a centrocampo: Leiva ha salutato, né Milinkovic né Luis Alberto sono incedibili. Al di là delle richieste (la base è 70 e 30) in caso di partenza Sarri ha indicato Loftus-Cheek, Allan e Ilic, avendo già incassato l'arrivo di Marcos Antônio dallo Shakhtar.

Se c'è un reparto che non ha creato problemi è stato l'attacco (77 reti). Ma Immobile non potrà a continuare a giocare sempre. Ciro chiama Ciro: il sogno è Mertens. L'alternativa è Caputo anche se la Sampdoria spara alto.

Play cercasi

Diverso il punto di partenza giallorosso. Se la difesa - dopo la virata novembrina al 3-4-2-1 - si è dimostrata il punto di forza della squadra (con alfiere principe Smalling: a proposito, per l'inglese non sono previste trattative per il rinnovo visto che nel contratto c'è un'opzione che lo prolunga di un anno, dopo un numero esiguo di presenze), il 9°attacco del torneo non è passato inosservato. Benché siano seguiti il centrale Senesi (Feyenoord) e gli esterni Celik (Lille) e Wan-Bissaka (United), la priorità del mercato sarà un regista, capace di regalare maggiore qualità al reparto e innescare Abraham e soci. Il preferito è Douglas Luiz (Aston Villa). In avanti, tutto ruota attorno a Zaniolo: se resta, sarà preso un giovane (Farias del Colon e/o Solbakken del Bodø i nomi monitorati). Se parte, andrà sostituito con un esterno con gol nelle gambe: Guedes (Valencia). Per sfoltire la rosa, verranno ceduti Villar, Diawara, Carles Perez e Veretout. Anche Oliveira (più Maitland) non sarà riscattato a 13 milioni. Ma se il Porto abbassa le richieste, rivederlo il 4-5 luglio a Trigoria, quando inizierà il ritiro (che poi proseguirà in Portogallo: Lagos o Algarve le mete), non è un'ipotesi da scartare. Resteranno invece Shomurodov, Viña e Bove. Per il ragazzo del quartiere Appio il progetto è farlo diventare il nuovo Zalewski.

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