Calciomercato Lazio, Sarri-Tare: una convivenza forzata. Confronto a Formello tra tecnico e ds

Lazio, Sarri-Tare: una convivenza forzata. Confronto a Formello tra tecnico e ds
di Alberto Abbate
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Giovedì 1 Dicembre 2022, 07:14

Una convivenza forzata. Almeno di facciata, Sarri e Tare tornano a parlottare fitto a bordo campo alla ripresa. Si erano lasciati ormai nel vertice con Lotito subito dopo la sosta: si ritrovano al raduno a Formello con gli stessi problemi di un anno fa. Allora erano iniziate le frizioni per Casale (arrivato poi a luglio), la frattura si è pian piano ampliata e mai risanata. La verità è che il ds e il tecnico continuano a parlare una lingua diversa, non ci sarà mai compatibilità. E allora prima o poi andrà fatta una scelta definitiva. Dopo il rinnovo di Sarri, la decisione estiva di Lotito di inserire Fabiani, il figlio Enrico dg, ed estromettere Igli dalla gestione della Primavera e da alcune trattative di mercato, sembrava avere una valenza simbolica di più ampia portata. Sei mesi dopo, Tare rimane in scadenza a giugno, ma «il suo futuro non è in discussione», secondo quanto assicurato da Lotito ormai un mese fa. Eppure il presidente subordina ancora il rinnovo del diesse a come se lo guadagnerà, alla sua abilità sul fronte Milinkovic con l'amico agente Kezman (in Spagna si parla di un incontro col Real) e all'uscita degli esuberi ancora in rosa.

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Chissà se ieri a Formello Tare confidava a Sarri le sue strategie su Fares e Kamenovic, mai rientrati nel progetto tecnico: «Loro già non giocano ha spiegato da poco Lotito e, per prendere un terzino sinistro, deve uscire qualcun altro». Così, non potrebbe entrare nemmeno Doig, offerto dal Verona in prestito con obbligo di riscatto. Sarri oltretutto invoca Parisi, non un colpo qualunque, non funzionale al suo credo. Questo è il motivo per cui spesso Tare e Maurizio arrivano allo scontro: non c'è sinergia, fiducia, anzi il timore è che il ds remi persino contro. Per questo il Comandante tirerà le somme a giugno, a seconda della direzione che prenderà Lotito, talvolta ancora al fianco di Igli su qualche caso specifico. Vedi Luis Alberto, per Sarri da cedere a gennaio: «Non in prestito, perché è forte, un valore aggiunto della Lazio - ha spiegato il presidente - e si può ancora trovare un compromesso. Lui deve accettare le scelte dell'allenatore e Maurizio può essere più comprensivo e capirlo, perché ogni giocatore ha un carattere diverso». Forse anche per questa difesa dall'alto, il Mago ieri si è presentato scattante e puntuale al raduno sul terreno. Anche i lungodegenti Patric, Immobile, Lazzari e Zaccagni hanno partecipato oero alle prove di forza del gruppo. Oggi test cardiopolmonari e pomeriggio di riposo. Sarri e Tare, ognuno per conto suo.

 

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