Lazio, straordinari per Immobile col Genoa mentre Sarri attende il suo vice

Lazio, straordinari per Immobile col Genoa mentre Sarri attende il suo vice
di Valerio Marcangeli
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Martedì 14 Dicembre 2021, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 16:04

Neanche il tempo di godersi la vittoria di Marassi che la Lazio è crollata ancora in trasferta. Il ko col Sassuolo ha di nuovo evidenziato le grandi problematiche di questo inizio stagione. Una debacle che ha spinto Sarri a parlare chiaramente a tutti i suoi calciatori facendo saltare l’allenamento di ieri. Un confronto dai toni alti nel quale si è fatto sentire anche Ciro Immobile. Da capitano, l’attaccante è il primo a prendersi le responsabilità dell’atteggiamento della squadra, anche se il suo impegno raramente viene a mancare.

Lazio, Immobile contro il Genoa

Con quella di Reggio Emilia, il numero 17 ha chiuso la seconda gara di fila senza lasciare il campo.

Quasi un miraggio la settimana scorsa dopo i primi accertamenti al legamento collaterale del ginocchio destro. Invece, come al solito Ciro ha stretto i denti. Sedute intensive di riabilitazione, fasciatura ed eccolo correre di nuovo con i compagni. Uno sforzo ammirevole sì, ma che a volte sembra troppo anche per un “supereroe” come lui. Le scorie dell’infortunio contro la Sampdoria si sono fatte sentire. Ciro è parso meno brillante del solito in entrambe le fasi, rimanendo anche a secco per due gare, casualmente nello stesso periodo di Lewandowski, al quale strappò la Scarpa d’Oro nel 2020. Vista l’emergenza in attacco con le condizioni precarie di Zaccagni e Pedro, ad Immobile saranno chiesti ancora gli straordinari. Venerdì l’occasione sarà ghiotta per tornare ad esultare. All’Olimpico arriverà un Genoa in netta difficoltà. In più i rossoblù sono la seconda vittima preferita del bomber biancoceleste: 12 gol, meglio solo contro la Samp (15).

Sarri aspetta il calciomercato

Avere un attaccante come Immobile è sempre una salvezza per allenatori e compagni di squadra. Lo stesso Cataldi lo ha detto chiaramente dopo Sassuolo: «È il più forte attaccante che abbiamo in Italia». Un motivetto sentito spesso, ma sempre attuale. Dando un’occhiata alla classifica marcatori di A, Ciro è sempre ad un passo, anzi due, dalla vetta: Vlahovic 15, Immobile 13. Una differenza di due reti sancita da due penalty in più realizzati dal cecchino serbo della Fiorentina. Il primo nazionale azzurro dopo l’attaccante biancoceleste (in attesa di poter contare anche Joao Pedro) è Berardi con 8 centri, fresco di gol proprio contro il club capitolino.

Sono 16 le marcature di Ciro in stagione. Considerando i 40 gol totali della Lazio, il capitano marchia quasi la metà dei centri della squadra. Dopo lui ci sono Pedro con 6 e Milinkovic con 5: praticamente un abisso. Una dipendenza quella da Immobile incentivata dal fatto che alle sue spalle non c’è nessuno. Muriqi dopo Inzaghi è stato bocciato anche da Sarri, il quale dal mercato ora attende proprio un vice Ciro. I 2 gol in un anno e mezzo dell’attaccante kosovaro non possono bastare. Ecco spiegato l’accostamento di Botheim e l’interessamento a Lapadula. Intanto però, in attesa di un nuovo compagno di reparto e sognando qualche riposo in più, Ciro procede dritto verso un’altra guerra con la fascia al braccio, proprio come piace a lui.

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