Lazio, un vice per Immobile: ecco i nomi, da Caputo a Pinamonti

La società pensa al futuro insieme a Sarri. Intanto è in arrivo un club manager

Lazio, un vice per Immobile: ecco i nomi, da Caputo a Pinamonti
di Alberto Abbate
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Domenica 15 Maggio 2022, 10:26

Mai più un'angoscia simile. Ora basta, ridategli un vice. Stavolta il miracolo non riesce: Immobile prova a stringere i denti contro la Juve, ma ora le speranze sono quasi nulle. Ieri al Fersini ha corso, forzato, ma la caviglia destra gli fa ancora troppo male. Dopo mezz'ora rieccolo negli spogliatoi a proseguire le cure. Ve lo avevamo detto, non lotta con una semplice distorsione, ma contro una quasi distrazione, dopo il brutto pestone ricevuto sabato scorso da Ferrari all'altezza del collo del piede. Lunedì aveva abbandonato le stampelle, i medici gli avevano applicato un tutore. Non sembra bastare. Ciro non vuole, ma si deve arrendere. Forse stamattina farà al massimo un ultimo disperato tentativo a poco più di 24 ore. La partenza della squadra per Torino è prevista alle 14.45. Non parlerà Sarri, che tornerà per la prima volta allo Stadium da ex. L'allenatore non ha intenzione di fare polemiche, è concentrato solo sui tre punti che mancano alla Lazio per la matematica qualificazione in Europa League. Per questo sino a ieri era il primo a spronare il bomber: non c'è niente di peggio che dover rinunciare all'uomo che regalò l'ultima (e unica) vittoria biancoceleste allo Stadium nel 2017. Figuriamoci senza un'alternativa vera all'attaccante. Ciro è rimasto in campo contro la Samp sino all'ultimo e forse ha pure peggiorato la situazione - perché Sarri non ha mai più creduto in Cabral dopo Udine.

Lazio, in attacco l'obiettivo è Caputo

In estate è partito Caicedo, Muriqi non è rientrato mai più nel progetto. E a gennaio, sfumato Malinovskyi, è stata messa una pezza all'ultimo. Sarri invocava una punta di movimento, che conoscesse già il nostro campionato. In inverno non era possibile arrivare a Ciccio Caputo, a causa dell'esordio col Sassuolo e del successivo trasferimento doriano. Adesso l'affare sarebbe a un passo per 1,5 milioni, nonostante Tare sia contrario al tesseramento di un quasi 35enne nell'organico.

Lo stesso discorso vale per Dries Mertens, ancora senza rinnovo sotto il Vesuvio. Oltretutto quest'ultimo farebbe riemergere un antico nodo: la Lazio non ha mai più fatto investimenti di grido nel ruolo, anche per non mettere pressioni a Ciro. Il rendimento di Immobile è diventato mostruoso (promesso capocannoniere per il quarto campionato e secondo nella scarpa d'oro) da quando è tornato ad essere il punto di rifermento, il solo. La Nazionale dice tanto, al di là di qualche critica di troppo.

In arrivo un club manager

Serve un secondo che non faccia ombra e che abbia caratteristiche diverse dalla leggenda partenopea. Sarri non vuole spilungoni (si parlava di Paul Onuachu dal Belgio), ma punterebbe volentieri anche su una giovane, e Pinamonti sarebbe la soluzione più gradita. Proposto il 23enne Sead Haksabanovic del Rubin Kazan. Immobile ha 32 anni, prima o poi bisognerà far crescere qualcuno che possa prenderne l'eredità. Giovedì sera Sarri ha detto no a Kevin Lasagna, per cui Lotito aveva già sondato il terreno col Verona. A gennaio il tecnico si sarebbe piuttosto preso Kalinic, finito a Spalato e assistito dallo stesso manager Ramadani, avvistato a Formello il giorno dopo la cena con la presidenza. Nella stessa Maurizio ha ribadito al patron di voler subordinare al mercato la sua firma sul rinnovo sino al 2025, e anche la sua permanenza. E allora la presenza successiva dell'agente a confronto con Tare è un segnale importante per la panchina: si lavora sul regista, le suggestioni Pjanic e Matic non trovano conferma. Piacciono tanto invece Ilic e Fagioli, come alternative ai preferiti Maxime Lopez e Vitinha. Ieri Lotito era di nuovo nel centro sportivo con tutta la famiglia per il derby della Lazio Women e confermava la sua voglia di rivoluzione nell'organigramma. In arrivo il nuovo club manager e si annuncia un colpo di scena.

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