Stagione allungata al 2 agosto, calciomercato nel caos

Stagione allungata al 2 agosto, calciomercato nel caos
di Romolo Buffoni ed Eleonora Trotta
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Lunedì 27 Aprile 2020, 09:30
In settimana la Figc vedrà le Leghe e l’Aic per trasformare la delibera di allungamento della stagione 2019/20 fino al 2 agosto in norma da approvare (assieme a quelle sulle date della finestra di mercato e sui requisiti per le iscrizioni ai campionati) al prossimo consiglio federale (probabilmente il 5 maggio). Perché c’è bisogno di un accordo fra le parti per estendere la validità dei contratti dei giocatori di oltre un mese rispetto alla naturale scadenza del 30 giugno. Facile a dirsi, molto meno a farsi. C’è un esercito di giocatori con il contratto a termine e che “rischiano” di dover giocare con l’accordo vecchio fino a fine agosto, nel caso appartengano a club impegnati nelle Coppe. Il loro futuro rimane incerto. «Le questioni relative ai contratti e ai trasferimenti dovranno essere necessariamente disciplinate dalle Federazioni - spiega l’avvocato Ranieri Romani dello Studio milanese Lca - anche seguendo le indicazioni della Fifa secondo cui se un contratto è in scadenza al 30 giugno, tale scadenza va posticipata sino alla data stabilita come nuovo termine della stagione». Ci sono però i casi di trasferimenti già conclusi e dei prestiti a termine: «Nel primo caso - spiega il legale - la decorrenza del contratto sarà posticipata alla nuova data di inizio della prossima stagione così come il termine dei prestiti». Ma la strada tracciata non sempre sarà in discesa. Perché all’input nazionale dovranno necessariamente far seguito gli accordi interni tra club e giocatori. Tutti passaggi non proprio scontati e in grado di innescare già delle proteste in Premier League. Ci sono diversi lati oscuri che investono anche il settore assicurativo (legato agli infortuni) e commerciale (diritti d’immagine), appesantito dal rischio eventuale di risarcimento. Del resto la Fifa è stata previdente nel ribadire che sarà la camera di risoluzione a gestire eventuali contese tra società e giocatore.
NOMI IN BALLO
Sarà quindi necessario affrontare quanto prima i casi più complessi e quelli che riguardano i calciatori con il contratto in scadenza. Ad esempio il Milan ha in rosa Bonaventura, Biglia e Ibrahimovic. La Juventus Buffon e Chiellini (entrambi in odore di rinnovo), mentre il Napoli schiera i due senatori Callejon e Mertens. Quest’ultimo, in particolare, rappresenta una fonte di preoccupazione dopo lo stop alle discussioni per il prolungamento. Una fase di riflessione dovuta alla querelle sulle multe per la vicenda ammutinamento e che ha permesso al belga di riallacciare i contatti con le sue storiche corteggiatrici: Chelsea, Monaco, Inter e Roma. Nainggolan sogna invece di rimanere a Cagliari, ma il suo prestito si potrà rinnovare solo se ci sarà un importante contributo economico da parte dell’Inter o dello stesso giocatore.
IL CASO ZIYECH
Poteva essere a Roma ma alla fine sarà a Londra il futuro di Ziyech. Il trequartista marocchino rappresenta un caso inedito. Non potrà vestire la maglia dell’Ajax, perché l’Olanda ha ufficialmente chiuso il campionato. E gli sarà impedito di concludere la stagione con la maglia del Chelsea, in virtù delle nuove indicazioni post Covid-19. Una norma ad hoc potrebbe però autorizzarlo ad allenarsi con i Blues. Infine, i casi “italiani”. Rrahmani e Petagna dovranno rimandare il loro trasferimento al Napoli e Kulusevski dovrà posticipare il suo passaggio alla Juventus. Anticipare lo sbarco significherebbe, infatti, non poter disputare il finale di stagione con la nuova maglia.
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