SI PARTE FORTE
La ripresa della corsa non sarà al rallentatore. Le gambe dei giocatori non potranno girare al massimo, evidentemente, ma i punti in palio saranno subito pesanti. Oggi in Lega si deciderà con quale calendario tornare in campo. Precedenza alla Coppa Italia (semifinali di ritorno, Napoli-Inter e Juventus-Milan e il 17 la finale). Quindi dal 20 due ipotesi: via con i quattro recuperi della 25ª di campionato Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Torino-Parma e Inter-Sampdoria; oppure (scelta che appare preferita) far scendere tutte in campo con il programma della 27ª giornata. In questa eventualità il tabellone offre subito il confronto tra le due squadre che giocano il calcio più spettacolare: Atalanta-Lazio. Nessuna delle due può permettersi di andarci piano per non perdere il passo. Ma rischia anche la Juventus, che deve andare a Bologna. Gli emiliani prima dello stop si stavano arrampicando verso la zona Europa League e, oggi, hanno un Mihajlovic decisamente più sereno circa l’evolversi della sua malattia. E chissà se l’Europa continuerà a entrare nei sogni di un’altra squadra rivelazione della stagione, ovvero il Verona di Juric chiamato ad ospitare un Napoli che aveva finalmente digerito la cura Gattuso e che ha un Mertens rasserenato dal rinnovo del contratto. In ogni caso un tour de force per l’Inter che “rischia” di giocare subito quattro partite ravvicinate: due di Coppa, 27ª e recupero 25ª.
APPRODO INSICURO
Nella lotta salvezza, Spal e Brescia sono chiamate a giocarsi le residue chance sfidando rispettivamente in casa il Cagliari (del dubuttante Zenga) e andando a Firenze. Entrambe in casa, invece, le duellanti al terzultimo posto: il Genoa aspetta il Parma e il Lecce un Milan che, nel frattempo, ha perso l’infortunato Ibra. La Samp è di scena a Roma contro i giallorossi. Comanda sempre il virus, che può far saltare ancora il banco e che continua a tenere fuori i tifosi. Ma è il calcio dell’era Covid e, per ora, nessuno può farci niente.
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