Pagelle Roma-Genoa: Zaniolo (5) croce e delizia, Smalling (6,5) su tutti. Male Felix (5)

Pagelle Roma-Genoa: Zaniolo (5) croce e delizia, Smalling (6,5) su tutti. Male Felix (5)
di Alessandro Angeloni
4 Minuti di Lettura
Sabato 5 Febbraio 2022, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 09:43

ROMA

RUI PATRICIO 6
Una parata su colpo di testa di Ekuban e stop.

MANCINI 5,5
Spesso si trova a inseguire e, pressato, è impreciso anche nei rilanci. Confuso nel finale.

SMALLING 6,5
Fa a spallate con tutti, è il più lucido del pacchetto difensivo. Tiene fino alla fine.

IBANEZ 5,5
Un primo tempo a inseguire Ekuban, cresce nella ripresa. Ma di poco.

KARSDORP 5,5
Ha smesso di correre, non crea superiorità.

Un buon cross a inizio ripresa e la Roma quasi non segna l’uno a zero. Ma nel complesso, si vede poco 

SERGIO OLIVEIRA 6
In un primo tempo in apnea, lui alza il ritmo, porta idee e accende la luce. In tutto ciò che è pericoloso, c’è il suo zampino, direttamente o indirettamente. Esce dopo una decina di minuti del secondo tempo, forse un po’ troppo presto.

CRISTANTE 5,5
Fatica con gli avversari addosso, costretto a qualche lancione. Ma non è lucido nella regia, anche perché non è un regista pure. Non a casa, Mou ne chiede uno da tempo.

MKHITARYAN 6
Si agita in ogni zona del campo, finisce col fare il terzino. A volte sbaglia, ma per eccesso di fatica. 

MAITLAND-NILES 5
I piedi non sono un granché, prova a spingere ma lo fa con poca personalità e precisione. Quasi sempre stoppato. Dopo un’ora, Mou lo toglie, forse pensando all’Inter.

ZANIOLO 5
Un buon primo tempo, maluccio nella ripresa, fino all’esplosione del gol al novantesimo, che Abisso e il Var gli tolgono. Doveva essere la sua giornata, lo è stata in ogni caso, pure per un’espulsione evitabile.

ABRAHAM 5,5
La Roma fatica a fare gioco e lui è il primo a risentirne. Quando gli capita l’occasione, sbuca l’avversario che gli toglie la gioia del diciottesimo gol. Per un suo fallo rilevato dal Var, Abisso cancella il gol vittoria di Zaniolo.

FELIX 5
Ravviva l’ambiente con qualche sgroppatina. Imprevedibile ma impreciso sotto porta. Si è un po’ perso.

EL SHAARAWY 5,5
Con lui dentro, subito un paio di occasioni da gol. Ma si perde sempre sul più bello.

MOURINHO 5,5
Che sofferenza, sia per il gioco sia per il gol annullato nel finale. Il gioiellino Zaniolo gli stava per regalare una vittoria che faticava ad arrivare. Poco comprensibili le sostituzioni, forse ha pensato all’inter, penalizzando la partita con il Genoa.

GENOA

SIRIGU 6
Pochi brividi nel primo tempo. Qualcuno di più nel secondo, ma di parate vere non ne deve fare. 

HEFTI 6
Spinge, e tiene botta su Maitland-Niles e Micki.

BANI 6
Roccioso, si immola in area in un contrasto ed è costretto a uscire sul finire del primo tempo

VANHEUSDEN 5,5
Zaniolo gli crea qualche grattacapo, spesso è in difficoltà. Pian piano prende le misure e riesce a difendersi benino.

VASQUEZ 5,5
Si sbatte tra Zaniolo e Karsdorp, a volte viene preso in mezzo. Molto rude, spesso falloso. Se non altro combatte.

STURARO 6
Dà ritmo alla squadra, con energia. Comanda il pressing e si porta in area a dare fastidio.

BADELJ 6
Corre meno di altri, ha il compito di gestire la palla. Saggio.

EKUBAN 6 
Impensierisce Rui Patricio con un colpo di testa, col passare dei minuti evapora.

PORTANOVA 6,5
Un motorino, sempre accesso. Sprinta e spesso è pericoloso

YEBOAH 6
Tecnica rude, ma efficace. Va via nell’uno contro uno, più di una volta.

DESTRO 5,5
Ha il dente avvelenato (ma poi perché?). Sbatte e si batte, trova poco spazio per colpire.

OSTIGARD 4
Subentra e riesce. Fallaccio su Felix, rosso. E protesta pure.

AMIRI 6
Fa il suo, difende il fortino.

MAKSIMOVIC 6
Nella fase finale, con la Roma in pressing, fa valere la sua esperienza.

MELEGONI 6
Stringe i denti e butta via qualche pallone pericoloso.

BLESSIN 6
Organizza una squadra tutta pressing e aggressività. Per un’ora comanda e non soffre. Porta via un punto tra le polemiche, dopo aver assaporato l’odore della sconfitta.

ARBITRO ABISSO 4,5

Rovina all’arrivo una partita che in realtà non ha mai saputo tenere in mano, con una gestione dei cartellini poco convincente. È bastato un fischio dal Var per fargli revisionare un fallo che non aveva giudicato tale sul campo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA