La Juve supera la Florentia 3-1, stesso risultato del Milan nel primo derby di A con l'Inter

La Juve supera la Florentia 3-1, stesso risultato del Milan nel primo derby di A con l'Inter
di ​Giuseppe Mustica
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Domenica 13 Ottobre 2019, 18:06
Il risultato non inganni. La Juventus ha battuto la Florentia 3-1 nel primo posticipo della terza giornata di serie A, ma la neroverdi hanno dato filo da torcere alle bianconere. La differenza l’hanno fatta le palle inattive, sfruttate al meglio dalla formazione della Guarino. Su queste situazione invece la squadra di Ardito – l’unico allenatore che nella passata stagione non aveva perso contro le Campionesse d’Italia - deve lavorare se vuole raggiungere quella salvezza che è l’obiettivo delle toscane. E’ la solita Cristian Girelli (quarto centro in campionato) ad aprire le marcature con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione pennellato da Cernoia. Palla sul secondo palo e vantaggio bianconero. Che dura poco però, visto che la Florentia continua a mettere pressione a Galli e Pedersen in mezzo al campo ripartendo velocemente nel momento del recupero della palla. E giustamente arriva il pari con Dupuy, abile ad inserirsi alle spalle di Panzeri e sfruttare una mezza indecisione di Giuliani. Il pareggio è il risultato che accompagna le squadre negli spogliatoi.

SEMBRANT E MARIA ALVES, VINCE LA JUVE
Inizio ripresa che regala subito una grossa occasione per la Juve con Pedersen, ma la sua girata da pochi passi finisce alle stelle. E qui sono di nuovo decisive le disattenzioni in marcatura della Florentia che si perdono Sembrant all’interno dell’area di rigore su una palla scodellata in mezzo ancora da Cernoia. Per la svedese è un gioco da ragazzi battere l’incolpevole Tampieri. A differenza della prima parte di gara la Florentia accusa il colpo e non riesce più a rendersi pericolosa. Invece Rita Guarino pesca dalla panchina Maria Alves e Martina Rosucci. Ed è proprio sull’asse delle due neoentrate che la Juve chiude la sfida con un’azione tutta in verticale iniziata da Girelli, proseguita da Rosucci e conclusa dalla brasiliana per il 3-1 finale.

MILANO, ALLE ROSSONERE IL PRIMO DERBY DONNE

Il primo derby diMaurizio Ganz, nel giorno del suo cinquantunesimo compleanno, non poteva sperare in miglior regalo da parte delle sue ragazze. Nel primo storico derby al femminile tra Inter e Milan, le rossonere battono 3-1 le cugine e ritornano in testa alla classifica a punteggio pieno insieme alla Juve. È stata una bella partita quella vista al “Breda” esaurito in ogni ordine di posto. Ad avere la meglio la squadra con maggiore esperienza che ha saputo gestire i momenti topici della partita e colpire con letale cinismo. Bravo Ganz ad indovinare le mosse, soprattutto quella dopo il pareggio dell’Inter con Marinelli (grandissimo gol con un destro a giro che ha concluso la sua corsa all’incrocio dei pali). Il tecnico rossonero ha abbassato Bergamaschi sulla linea difensiva opprimendo la corsa della numero 7 nerazzurra fino al quel momento migliore in campo, inserendo Salvatori Rinaldi per una Vitale sempre in difficoltà sulla propria corsia. Proprio Rinaldi ha servito l’assist per Conc che ha portato di nuovo avanti le rossonere – doppietta per la slovena – ed ha chiuso l’incontro con una spizzata di testa all’interno dell’area di rigore quando alla fine mancavano solamente tre minuti. Sorbi ci ha provato. La sua squadra è stata sfortunata nel primo tempo quando, nel proprio momento migliore e dopo che Marinelli ha colpito il legno, è andata sotto per una banale palla persa a centrocampo che ha portato Giacinti a servire l’accorrente Conc per il vantaggio iniziale rossonero. Proprio nel recupero della prima frazione è stata Korenciova a bloccare il colpo di testa di Tarenzi indirizzato sul secondo palo. Andare al riposo sul pari forse avrebbe potuto cambiare il corso delle cose. Alla fine la vittoria è meritata per il Milan che ha fatto valere quella furbizia che, solo giocando partite di questo livello, si può acquisire. Inter giovanissima che ad un certo punto ha dato anche l’impressione di poter mettere le mani sulla contesa. È mancata in maturità, ma le scelte societarie dimostrano che l’obiettivo è un progetto a lungo termine che non verrà fermato da una sconfitta. Pesante perché è il derby di Milano. Ma il primo di una lunga serie.
 
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