Calcio e diritti tv, la rivoluzione Amazon scuote il Regno Unito

Calcio e diritti tv, la rivoluzione Amazon scuote il Regno Unito
di Gianluca Cordella
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Giovedì 5 Dicembre 2019, 10:30
Sei match di Premier League - con sfide dall’indubbio fascino come Manchester United-Tottenham (vittoria dei Red Devils 2-1, Old Trafford ancora amaro per Mourinho) e il derby Liverpool-Everton (stravinto dai Reds 5-2, Klopp sempre primo a +8 sul Leicester) - e televisori del Regno Unito prevalentemente spenti. Nessuno sciopero del tifo. Soltanto i loro sguardi sono rivolti altrove. Verso smartphone, pc o tablet. A guardare la tv ci sono solo i supporter che ne possiedono una smart. È solo uno degli effetti immediatamente percepibili della rivoluzione in atto Oltremanica del complesso rapporto che lega il calcio alla trasmissione delle sue dirette. E il merito - o la colpa, dipende dai molteplici punti di vista - è di Amazon, il colosso americano dell’e-commerce che ha acquisito i diritti per la trasmissione su Prime Video di 20 partite del campionato in corso. 
IL QUADRO
In sostanza è accaduto questo: Amazon - sborsando circa 105 milioni di euro - ha acquistato i diritti per la trasmissione esclusiva in streaming della giornata di Premier cominciata martedì e che si concluderà stasera e di quella che disputerà il giorno di Santo Stefano, il celebre Boxing Day. Includendo in una sola operazione mediatico-commerciale una quantità innumerevole di novità. Intanto c’è l’ingresso nel mercato sportivo britannico di un nuovo operatore (non britannico) che porta il calcio solo nella dimensione dello streaming. E lo fa regalando ai tifosi la totalità della programmazione del turno. Cosa nient’affatto scontata sul mercato inglese dove vengono trasmesse solo 200 partite sulle 380 in calendario. Cifre lontane dalla totalità delle dirette cui siamo abituati in Italia. E, dunque, tornando in UK, mai nessuna giornata di campionato viene trasmessa interamente. 
LE DOLENTI NOTE
La novità di cui i tifosi vorrebbero fare a meno è l’aumento dell’esborso. Finora il mercato era diviso tra Sky UK (128 match) e Bt Sport (52): i due abbonamenti sommano circa 187 euro di spesa. A questi se ne dovranno aggiungere altri 10. Non da subito: i primi 30 giorni, sufficienti a coprire tutto il periodo opzionato da Amazon, sono stati offerti in prova gratuita. Quindi, semmai, se ne riparlerà il prossimo anno o se dovessero essere chiusi altri contratti last minute. Si “salverà” chi paga già Prime Video perché il calcio sarà incluso nell’offerta. Se per la Premier l’ingresso di un nuovo operatore è ovviamente allettante, resta da verificare la ricaduta sul calcio reale. Negli Stati Uniti, il boom delle dirette su dispositivi mobile ha portato al calo abbastanza costante degli spettatori sia negli stadi del baseball che nei templi della Nba. L’effetto boomerang, insomma, è dietro l’angolo.
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