Proprio lui, il gigante di Mentana: un destino fatale per i rossoblu, che assaporavano ormai una vittoria che avrebbe significato, almeno nei derby, primato cittadino ed aggancio in classifica. Il cuore oltre l’ostacolo ha portato Calabresi a trovarsi lì, a credere in quel pallone, che poteva solo essere spinto in rete, lasciando spazio ad un’esultanza da autentico trascinatore: «È stata un’emozione bellissima, segnare è sempre una gioia immensa soprattutto per un difensore come me. Farlo in un derby e al novantesimo è speciale. Sono contento per i ragazzi e lo staff, la società che ha sempre creduto in me e mi ha voluto fortemente qui. Vedere la nostra tifoseria esultare così a contatto con noi è stato un momento di grande unione, sicuramente meritata e liberatoria».
Calabresi, al rientro dopo un lungo infortunio, analizza il suo particolare momento: «Purtroppo, nonostante il gol, sento di non essere ancora al 100%. Tanto da non poter disputare ancora una partita intera, perché il fastidio non è del tutto passato. L’importante è aver dato comunque il mio contributo in una partita che, di certo, non meritavamo di perdere».
Secondo Calabresi, un risultato giusto, arrivato dopo una partita dai due volti: «C’è rammarico per come abbiamo affrontato il primo tempo, dove loro hanno fatto sicuramente meglio, onestamente, potevano raccogliere un risultato più largo. È stato fenomenale Carlo (Alessandri n.d.r.) a chiudere la porta per ben due volte a Pascu, tenendoci aggrappati alla partita. Nel secondo tempo, la partita si è girata a nostro favore. Detto questo, penso che il risultato rispecchi ampiamente l’andamento di una partita bella e combattuta».
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