Brescia-Venezia 2-0. Anche i millennials Viviani e Tonali avvicinano la serie A

Sandro Tonali
di ​Vanni Zagnoli
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Venerdì 5 Aprile 2019, 23:15 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 18:18
Ormai la promozione è lì, il Brescia va a +7 sul Palermo, terzo ma con una partita in meno, si riprende il comando solitario della serie B, con una vittoria di margine sul Lecce. “La capolista se ne va”, cantano i tifosi delle rondinelle, all’inseguimento della A dopo 8 stagioni, con questo 2-0 al Venezia.

Il campo è stato bagnato, nonostante la pioggia dei giorni precedenti. Il Brescia attacca, cercando di essere meno prevedibile, considerate le critiche del presidente Cellino a Eugenio Corini, che giustamente non è d’accordo, considerato il cammino degli ultimi mesi. 

In avvio la traversa di Bisoli, servito da Torregrossa, poi Vicario oppone i piedi a Donnarumma, servito sempre da Torregrossa, esterno da tempo da serie A. Il mancino Garofalo su punizione scheggia la traversa, in settimana gli era arrivato uno sputo da un tifoso arancioneroverde, nella contestazione seguita al pari con il Cittadella. Lombardi si fa vivo impegnando a terra Alfonso, piace l’ex laziale, su cui chiuderà anche Romagnoli.

Il Venezia si distrae, dietro, Donnarumma ha lo spiraglio, il friulano Vicario alza sulla traversa, è in serata. Il muro lagunare crolla prima dell’intervallo, Torregrossa recupera palla, riceve da Martella e infila in acrobazia, nonostante abbia due scarpe diverse lo stacco riesce benissimo.

Il Brescia si difende in maniera accorta e riparte, Tonali piace sempre, nell’attitudine al tiro, come Di Mariano nel Venezia, nell’interpretazione della gara.

Il secondo tempo è meno interessante, molto tattico, gli 8200 spettatori aspettano che succeda qualcosa. Modolo in acrobazia non inquadra la porta di poco, sul traversone del solito Garofalo. Replica Torregrossa, Tonali finirà la gara da trequartista. 

Donnarumma guida il contropiede al 35’, supportato da Bisoli. L'azione riparte, Mattia Viviani, classe 2000, lancia per il centravanti, probabilmente in fuorigioco, il colpo di tacco all’indietro smarca Tonali che infila facilmente. Martedì la mancanza del Var aveva favorito il Venezia, sul vantaggio con il Cittadella, stavolta la posizione è meno netta ma è Cosmi a essere penalizzato.

La squadra passata da Vecchi a Zenga e adesso a Cosmi resta in zona playout, rischia persino la retrocessione diretta, considerato che il Foggia ha una gara in meno e la prossima settimana disputerà il confronto diretto. Finisce con la sciarpata della curva, convincono anche i gregari come Cistana e Dall’Oglio, mentre Dimitri Bisoli corre quanto faceva il padre Pierpaolo. 

La panchina è super e solo il Brescia ora può perdere la promozione. “Non eravamo al 100% della nostra forza - ammette però Sandro Tonali, 18 anni -, neanch’io so come riesco a giocare così. Anche da trequartista, mi adatto a quanto chiede il mister”.

E’ il millennial più ricercato della serie B, già convocato in azzurro da Mancini. E' l'altro Zaniolo del calcio italiano.




















 
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