«Bravo Lotito, mi ha sorpreso
pensavo arrivasse Malesani»

«Bravo Lotito, mi ha sorpreso pensavo arrivasse Malesani»
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Giovedì 10 Giugno 2021, 07:30

Trevi, confessi: ci credeva?

«Ma va, io ero convinto che alla fine prendesse Malesani». Emanuele Trevi, notoriamente un grande scrittore, notoriamente un grande tifoso della Lazio. L’annuncio di Sarri arriva alla vigilia della scelta della cinquina dei finalisti al Premio Strega, Trevi è in gara con «Due vite», il racconto affettuoso delle vite di due scrittori, amici, tra di loro e con l’autore.

Trevi, Sarri ci ricorda un po’ il carattere di uno dei protagonisti, Rocco: rigido, ostinato, granitico.
«Ci può stare, ma è anche questo che affascina di Sarri: non è simpatico, ha un carattere difficile, l’aria di quello perennemente insoddisfatto, ma col suo calcio stabilisce empatia, con i giocatori, con l’ambiente. A Napoli ha fatto un capolavoro, mi auguro si ripeta qui. Stia solo attento a non cadere nelle provocazioni di quell’altro».
Chi, scusi?
«Mourinho, ovvio».
Lei chi avrebbe scelto tra i due, se avesse potuto?
«Tutta la vita Sarri, è un vero allenatore».
Anche l’altro.
«Ma Sarri non viene dall’alto dei suoi successi a chiedere cento acquisti per rifondare la squadra: così alleni al fantacalcio. Lui valorizzerà al meglio quello che ha, poi certo un paio di colpi me li aspetto, serviranno due esterni».
Cosa vorrebbe chiedergli?
«Una preghiera, una sola».
Dica.
«Blindi Luis Alberto, con lui può diventare un ottimo regista. E’ uno dei più grandi talenti che abbia visto negli ultimi anni».
Dove può arrivare la Lazio di Sarri?
«Bè, direi che ci sono le premesse per un campionato interessante».
Simone Inzaghi dimenticato?
«No, non ancora. Io al suo posto sarei rimasto, proprio perché il calcio è empatia, come dicevo. Però dobbiamo ricordare tutto di questi cinque anni, non ha fatto come Capello con la Roma».
E di Lotito, cosa pensa?
«Ha tirato fuori tanti soldi, e parla di obiettivi importanti.

Sorprendente».

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