È una corsa contro il tempo quella della Lega Serie A. Domani, martedì 15 febbraio, ci sarà un’assemblea importante. Si dovrà decidere il nuovo presidente (45 giorni di tempo a partire dal 7 febbraio), dopo le dimissioni di Paolo Dal Pino, adeguare lo Statuto ai principi informatori stabiliti dal Consiglio federale lo scorso novembre (dal 16 febbraio scatta il commissariamento ad acta) e decidere sulla richiesta della Figc, che chiede il rinvio della giornata di campionato del weekend 19-20 marzo per aiutare il c.t. Roberto Mancini in vista dei playoff Mondiali.
Per quanto riguarda il sostituto di Dal Pino, il nome forte nelle ultime ore è quello di Carlo Bonomi, presidente di Confindustria per i prossimi due anni. In questi 24 mesi si dividerebbe su entrambi i fronti. Il suo nome viene portato avanti da Paolo Scaroni, presidente del Milan, e appoggiato da club come Juventus e Inter. Ma da quanto trapela, da Confindustria non vedono di buon occhio questa cosa. C'è chi fa notare un conflitto di interessi e un'incompatibilità tra le due cariche. Al di là di questo, a dire il vero, non è così semplice arrivare alla sua elezione. Perché se è vero che per eleggerlo servono 14 voti, è importante nominarlo all'unanimità. Per dare un segnale forte. E non è questo il caso. Perché in questo momento non tutte le società - Lazio e Napoli in primis - sono d'accordo sul nome.