Bomber Manna, una “Regina” per l’Eretum Monterotondo.

Bomber Manna, una “Regina” per l’Eretum Monterotondo.
di Alessandro Monteverde
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Sabato 16 Febbraio 2019, 10:25
A tu per tu con Regina Manna, bomber dell’Eretum Monterotondo femminile, decisiva domenica scorsa contro la Selva Academy Pomezia: portano la sua firma le due reti che hanno permesso alle eretine di vincere per 2-0 contro una rivale molto forte. Con Regina, partendo dai gol di domenica scorsa, parliamo della sua storia e del suo amore per il calcio, della stagione in corso e degli obiettivi che si è posta, a livello individuale, ma soprattutto di squadra…
 
Regina, partiamo da domenica scorsa e dalla tua doppietta che ha deciso la gara. Ci racconti i gol?

“Il primo gol è arrivato dopo diverse occasioni che, anche se sventate in extremis dalla difesa avversaria, mi avevano fatto capire che sulla loro fascia destra riuscivo ad essere molto pericolosa e incisiva. Così, all’ennesima possibilità, ho sfruttato un preciso lancio di Letizia Caldarola, sono entrata in area e ho segnato con un tiro di destro, rasoterra. Il secondo gol, che ha chiuso definitivamente la partita sul 2-0, l’ho segnato su una ribattuta della traversa, un tap-in da pochi passi, a seguito di un gran tiro di Desirée Morichetti”.
 
Cosa si prova ad essere decisive per la propria squadra in una partita difficile e delicata come quella contro il Pomezia?

“Quella di domenica è stata una gran bella soddisfazione, perché avevamo di fronte una squadra molto forte, dotata di grandi individualità, che nella partita di andata ci aveva messo in difficoltà, tanto che eravamo riusciti a vincere solo al 93’ e in rimonta”.
 
Ormai il campionato sembra essere una corsa a tre, con la Res davanti, poi Eretum e Formello. Che ti aspetti per il finale di stagione?

“Mancano ancora molte partite alla fine di questo campionato che ci vede inseguire una delle squadre più ambite di questo torneo, la Res Woman, una squadra molto forte costruita già in estate per vincere il campionato. Ogni domenica dobbiamo continuare a scendere in campo come fosse una finale cercando di mettere tutte noi stesse in ogni azione. Alla fine sarà il campo a parlare e l’importante sarà uscirne, comunque vada, a testa alta e senza aver lesinato energie, in modo tale da non poterci rimproverare nulla”.
 
Il tuo obiettivo personale per questa stagione, tra campionato e coppa?

“L’obiettivo personale, che ovviamente essendo un attaccante è quello di realizzare tanti gol, viene comunque dopo quello della squadra. Al di là dei traguardi, che a volte si ottengono o sfumano per un dettaglio, l’importante è continuare a fare bene sia in campionato che in coppa: la crescita, come squadra e come gruppo, è senza dubbio l’aspetto più importante, per far sì che questa squadra migliori sempre di più”.
 
Facciamo un passo indietro. Ci racconti come e quando nasce la tua passione per il calcio?

“Mamma mi racconta spesso che fin da quando ero piccolissima avevo sempre il pallone sotto al letto e me lo portavo ovunque: posso dire dunque che l’amore per il calcio me lo porto dietro dalla culla. La prima squadra in cui ho giocato, dal 2006 a soli 7 anni, era quella della scuola elementare”.
 
Nel tuo curriculum vanti anche delle stagioni con la Roma. Poi ad un certo punto la tua storia con la società giallorossa si chiude e, dopo un anno di stop, arrivi all’Eretum. Come mai hai scelto proprio la società gialloblù?


“Avevo provato a ricominciare, dopo lo stop, con altre squadre della capitale, ma questa società è stata l’unica a risvegliare in me tutta la voglia di provarci, di rimettermi in gioco e migliorare allenamento dopo allenamento. L’Eretum è stata la prima società a credere in me e gli devo molto”.
 
Hai un sogno nel cassetto?

“I sogni secondo me si creano giorno dopo giorno, l’unico per ora è quello di continuare a fare bene, di cercare di portare in alto questa squadra che, per l’impegno che ci mette e la grande serietà della dirigenza, si merita di realizzare gli obiettivi per i quali sta lavorando sodo da tanti anni”.
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