Si sono tutti scusati, in primis il capo della Digos che mi ha telefonato. Non voglio denunciare nessuno, se non fosse stato accusato un tifoso della Lazio non avrei neppure parlato dell'accaduto», ha spiegato Mihajlovic, che ha poi affrontato il discorso relativo al futuro, in un momento in cui il suo nome è accostato alle panchine di Lazio e Juventus, con il Bologna che cerca di trattenerlo: «Prima di tutto parlerò con il Bologna. È una questione di rispetto. Poi non so cosa succederà, vedremo cosa la società avrà da dirmi e da lì si procederà, passo per passo». Prima, però, la salvezza aritmetica. Anzi il decimo posto: «Ho chiesto ai ragazzi sei punti: se li facciamo possiamo chiudere al decimo posto. Domani a Roma giocheremo per i tre punti».
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