IN SCIA DI IBRA
Potrebbe andare all’estero, come fece 23 mesi fa Calafiori su input di Raiola. Negli States, scegliendo l’equipe di Freddie H. Fu, originario di Hong Kong e specialista di medicina dello sport e chirurgia ortopedica. E’ il capo del Dipartimento dell’Università di Pittsburgh in Pennsylvania. Anche Zlatan Ibrahimovic è stato rimesso in piedi lì. Zaniolo, intanto, non ha dormito. Il rientro nella Capitale all’alba c’entra, però, poco. A casa, da Amsterdam, è arrivato quasi alle 5 di mattina. Dopo 4 ore, l’appuntamento in clinica, accompagnato dalla fidanzata Sara. E, come lunedì sera quando è salito sul pullman azzurro, senza stampelle. E senza più la fasciatura a tutta gamba. Diagnosi solo da confermare. E già incassata, in lacrime davanti al professor Ferretti, negli spogliatoi Johan Cruijff Arena. «Mi sono impuntato» si sfoga con il medico della Nazionale. Non si calma nemmeno sentendo al telefono papà Igor e Mamma Francesca dalla Liguria. O il manager Claudio Vigorelli. Restano le mani in faccia, le stesse che portò davanti agli occhi quando si fece male contro la Juve. «Sta meglio, ma è una brutta botta» racconta il padre. Che aggiunge: «Non c’è da prendersela con nessuno, poteva capitare pure in allenamento a Trigoria».
IN BOCCA AL LUPO DAL TEXANO
Fienga è stato a trovarlo nella sua casa al Torrino. Gli ha girato gli auguri di Friedkin che a ottobre potrebbe regalargli il nuovo contratto, migliorando l’ingaggio fino a quasi 3 milioni. La nuova proprietà investe sul suo campione. Steso dal dolore sul prato d’Olanda. Insieme con la diagnosi, anticipata dallo spavento. Zaniolo, dopo aver annunciato la nuova lesione agli amici, usa la foto della sua rovesciata di Amsterdam, a fine serata, per farsi forza. E per avvertire chi già lo aspetta. Fonseca e la Roma spiazzati, ma pronti a seguirlo di nuovo nel recupero. E Mancini che, con l’Europeo slittato di 12 mesi, conta di averlo al meglio per il debutto contro la Turchia l’11 giugno all’Olimpico: «Può suonare banale dire che tornerai più forte di prima, ma sono sicuro che tu ci riuscirai. Forza Nicolò». Raffica di auguri, ovviamente. Da Fedez a Gravina, Totti, Nainggolan, Kluivert, Dzeko e Villar. Il giovane compagno Calafiori, anche lui vittima della maledizione del crociato, confessa su Instagram il suo stupore: «Senza parole… forza Nico». Sorpreso pure Bouah, stessa lesione. Ancora più coinvolto Florenzi, come Zaniolo per due volte in sala operatoria: «La vita a volte ti mette di fronte a ostacoli insormontabili. Ma sono segnali che ci stanno dicendo quanto sarà più bella quando tutto sarà finito e apprezzerai di più le piccole cose».
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