Bayern Monaco ok, Inter a metà: ecco i bilanci dei club ai tempi del Covid

Il Covid-19 continua a pesare sui conti dei top club europei, con poche eccezioni in grado di riuscire a limitare i danni

Bayern Monaco ok, Inter a metà: i bilanci dei club ai tempi del Covid
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Mercoledì 12 Gennaio 2022, 14:21

Il prolungarsi della pandemia sta influendo sempre più sui conti dei club europei. È quanto emerge da un report presentato da KPMG, il quale ha mostrato un quadro generale di performance economiche in flessioni da parte delle squadre che hanno vinto i principali campionati europei. Prendendo in considerazione Inghilterra, Spagna, Germania, Francia, OlandaItalia, Portogallo e Turchia c'è solo una società - tra quelle analizzate - ad aver chiuso in utile l'ultima stagione, seppur lo stesso in leggera flessione rispetto a quella precedente: il Bayern Monaco. I bavaresi hanno fatto registrare 597,5 milioni di euro di ricavi (-2%) e un utile di 1,8 milioni - in calo rispetto al precedente di 5,9. Anche il Manchester City si conferma tra le società top per ricavi: 664 milioni di euro che, come mostra il documento, sono ben più abbondanti dei 548 dell'ultima stagione pre-Covid. Tra quelle prese in esame, male la situazione dell'Atletico Madrid: gli spagnoli registrano una perdita di 111,7 milioni, dovuta però anche all'assenza di cessioni record registrate nella stagione precedente. Sorride a metà l'Inter, con ricavi pari a 347 milioni di euro (+19%) ma anche con una perdita netta di 245,6 milioni - la più alta mai fatta registrare da un'italiana. A pesare su questi numeri anche le restrizioni causate dal Covid-19, le quali hanno ridotto notevolmente le entrate dovute ai biglietti per le partite e con i diritti tv in grado di tamponare solo parzialmente tale perdita.

Il Global Head of Sports di KPMG Andrea Sartori ha parlato così a proposito di questi dati: «Lo sconvolgimento causato dalla pandemia nel calcio è chiaramente dimostrato dalle ingenti perdite - quasi mezzo miliardo di euro - registrate dalle otto squadre campioni delle più importanti divisioni europee prese in considerazione nell'analisi. Mentre da un lato la riapertura degli stadi e alcuni importanti recenti accordi commerciali possono portare un pò di ottimismo per la stagione attuale e quelle future, dall'altro la pandemia ha amplificato i problemi di sostenibilità finanziaria e la fragilità dell'ecosistema calcistico nel suo complesso. È anche per questo motivo che si è giunti all'idea della Super League: il progetto è stato interrotto ma le preoccupazioni emerse sono ancora sul tavolo, comprese le riforme necessarie per quanto riguarda i calendari delle competizioni, le misure di controllo dei costi, le modifiche al sistema economico e la governance delle competizioni europee o il tema dei trasferimenti dei calciatori».

Cala il valore della rosa dell'Inter

La situazione che si protrae dal 2020 ha modificato pure il valore dei cartellini dei calciatori. Per quanto riguarda l'Italia, quello della rosa dell'Inter si è ridotto del 12% a causa sia della scarsa disponibilità economica sul mercato che della cessione la scorsa estate di alcuni elementi importanti, come Lukaku. La squadra più costosa tra i campionati analizzati è quella del City di Guardiola (1,237 miliardi di euro) e sono tutte inglesi quelle in grado di superare il miliardo di valore (Chelsea e Manchester United).

Tra gli altri club solo Bayern, Lille, Sporting CP e Besiktas hanno visto incrementare il costo complessivo dei propri giocatori.

I numeri sui social

Il dettagliato report ha raccolto anche i dati inerenti i social network. Il Bayern Monaco è il club che vanta la maggiore popolarità tra quelli analizzati (104 milioni di follower), seguito dal Manchester City (98 milioni): tutti però restano molto lontani da Barcellona (282 milioni) e Real Madrid (279 milioni), i più seguiti in assoluto.

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