Beppe Signori: «Io e Immobile, saremmo stati coppia da sogno»

Beppe Signori: «Io e Immobile, saremmo stati coppia da sogno»
di Daniele Magliocchetti
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Sabato 6 Novembre 2021, 01:01

Da un idolo all’altro. Da Signori a Immobile. Negli ultimi trent’anni, i tifosi laziali si sono stropicciati gli occhi e hanno avuto la fortuna di vivere e vedere due bomber di razza. Ora è Beppe-Gol (in uscita il libro e il film con Sky) che celebra e si inchina al suo successore, King-Ciro.

Immobile capocannoniere di tutti i tempi della storia della Lazio, che effetto le fa?

«Sono davvero felice per lui, felicissimo e non sono certo parole di circostanza.

Quando giocavo io e vedevo Piola lassù, sembrava irraggiungibile, Ciro è stato fantastico e se lo merita perché è un grande giocatore e un bravissimo ragazzo. Non lo conosco, ma si vede chiaramente che lo è, basta vedere come gioca, come si mette a disposizione degli altri. E poi è sempre sorridente. Mi piace tanto».

Nemmeno un pizzico di invidia?

«Assolutamente no, e perché mai? Sono contento di quello che ho fatto e che ho dato per la Lazio. Sono ancora legatissimo ai tifosi. Ciro se lo merita anzi, stramerita».

Non è da tutti segnare 160 gol in cinque anni.

«Verissimo. Credo proprio che abbia fatto qualcosa di straordinario. Ognuno di noi, quando è piccolo, ha dei sogni e, quando fai il calciatore e l’attaccante, battere i record è uno di quelli. Dio mio, quando sento che qualcuno lo definisce scarso rabbrividisco e ho pena per lui. Dei matti da legare. Uno può dire tutto eh, ma quando fai 160 gol con una sola maglia non si possono affermare certe cose. È un campione. E la cosa bella è che davanti ha ancora tanti anni, è giovane e, non gliela voglio tirare, ma può arrivare a 200 gol tranquillamente».

Cosa può provare un giocatore quando arriva a simili traguardi?

«È il coronamento di tutti i sacrifici che hai fatto per arrivare fino a lì, sin da quando sei bambino. Per te e le persone che ti sono state vicine. So bene cosa può provare ed è una sensazione bellissima. Quasi di completezza».

Cosa pensa di Immobile come attaccante?

«È un giocatore completo, ha una buonissima tecnica di base destro e sinistro, è bravo di testa, sa leggere bene le partite e i momenti delle partite. Non è da tutti. Credo che debba dare anche un po’ di merito a Zeman per quei movimenti che fa, i tagli, la ricerca dello spazio, per me, sono anche frutto di un insegnamento che ha avuto col boemo. Per me fu fondamentale, ma un po’ anche per Ciro».

Come partner d’attacco, come sarebbe stato Immobile?

«L’ideale. Saremmo stati una coppia perfetta, giuro. Per i tifosi della Lazio, forse la coppia dei sogni».

Ma il “E segna sempre lui”…?

«Quella è mia, solo mia” (e ride)

Per i tifosi sarebbe il massimo rivederla un giorno.

«Arriverà presto, magari insieme a Ciro. Sarebbe stupendo, anche se non so se reggerò all’emozione».

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