Benzema accusa: «Deshamps piegato dalla Francia razzista»

Benzema accusa: «Deshamps piegato dalla Francia razzista»
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Mercoledì 1 Giugno 2016, 12:44
«Deschamps si è piegato alle pressioni di una parte razzista della Francia». Parola di Karim Benzema che in una intervista al quotidiano sportivo spagnolo Marca spara a zero sul ct della nazionale francese che lo ha escluso per lo scandalo Valbuena. «Dovete sapere che in Francia il partito estremista ha raggiunto il secondo turno nelle ultime
elezioni. Non so, quindi, se si tratta di una decisione solo di Didier. Ho più di 40 milioni di fan sui social network e dire che la gente non mi vuole è ridicolo. C'è stata grande pressione, certo, ma anche a causa di alcuni giornalisti che hanno detto in TV cose non vere. Poi ci sono quelli che fanno le indagini, non mi fido molto di loro, davvero».
La Francia può vincere l'Europeo? «Non lo so, hanno una grande squadra, ma non hanno esperienza».
L'attaccante del Real Madrid è indagato per un ricatto a sfondo sessuale del quale è vittima il suo compagno di
nazionale Valbuena.
Le nubi si addensano sui Bleus e su Didier Deschamps alla vigilia degli Europei giocati in casa. Dopo Eric Cantona e il popolare comico Jamel Debbouze, tocca a Benzema accusare il ct di aver ceduto a presunte pressioni razziste per tenere fuori dal gruppo giocatori come lui stesso e Ben Arfa. Contemporaneamente, prosegue l'impressionante serie di infortuni che sta decimando la nazionale francese: l'ultimo in ordine di tempo a salutare i compagni è stato il centrocampista del Marsiglia, Lassana Diarra, vittima di un'infiammazione al ginocchio. Convocato al suo posto, in extremis, Morgan Schneiderlin (Manchester United).
Prima di Benzema, ad accusare Deschamps di cedimenti al razzismo era stato Cantona. Intervistato dal Guardian, aveva accusato il ct di aver escluso il centravanti del Real e Ben Arfa a causa delle loro «origini nordafricane». Deschamps non aveva commentato, ma era stato difeso a spada tratta dalla Federazione. Poi era stata la volta del popolarissimo Debbouze, secondo il quale i due talenti «pagano la situazione sociale» del PaeseCon la loro assenza, aveva aggiunto, la Francia «non appresenta le banlieues».
 
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