Non solo Balo: da Keita a Peres, quando i calciatori finiscono in fuorigioco sulla strada

Non solo Balo: da Keita a Peres, quando i calciatori finiscono in fuorigioco sulla strada
di Ivan Fera
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Martedì 8 Agosto 2017, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 14:32
Si ferma la corsa di Balotelli. No, nessun infortunio in vista della super sfida Champions tra il suo Nizza e il Napoli di Sarri per l’ex stella dell’Inter. Semplicemente l’attaccante si è reso protagonista della prima “balotellata” di stagione. E’ stato fermato in autostrada mentre sfrecciava alla guida di una Ferrari a circa 200 km/h. La corsa folle di Super Mario è costata al bomber dei francesi, una multa e la decurtazione di 5 punti della patente. Un episodio che risale a sabato scorso e che è stato subito segnalato da una pattuglia della Polstrada di Brescia, che si era vista passare in autostrada una Lamborghini e una Ferrari, con targa francese, a velocità sostenuta. Le due vetture sono state agganciate dalla stradale nel vicentino e fermate poco prima di Padova. Sulla Lamborghini c'era un amico dei Balotelli, mentre la Ferrari era guidata da lui che si è subito scusato e ha pagato la sanzione. Ma le bravate in auto dei vari calciatori, non si fermano di certo qui. Balotelli non è il solo, a fargli compagnia infatti, ci sono diversi altri protagonisti anche del nostro campionato di Serie A.

Lukaku un fulmine sulla fascia e in auto
Ad oggi, nella Lazio di Inzaghi, non è proprio la prima scelta. Il belga Jordan Lukaku, fratello di Romelu, bomber passato quest’estate allo United per 50 milioni di euro, una volta approdato in biancoceleste, dopo un inizio di stagione positivo, è poi completamente scivolato via dalle gerarchie tecniche dell’allenatore. Il calciatore però, si rese protagonista di un episodio davvero curioso. Tre anni fa, nel 2014, gli era stata ritirata la patente. Fu fotografato, in Belgio, da un autovelox ben 3 volte a causa di eccesso di velocità. A Formello infatti, dallo scorso anno, si faceva accompagnare o da un autista o da qualche compagno di squadra. Fu fermato dagli agenti della stradale per eccesso di velocità e guida senza patente. Un’ accusa pesantissima per il belga che fornì la propria versione, negando di essere al volante della vettura e, al tempo stesso, di aver commesso l'infrazione. "Non so nulla. Non ero io al volante, da quando ho il divieto di guidare non faccio più certe cose", queste le dichiarazioni del terzino, che si dichiarò vittima di un clamoroso scambio di persona.

La corsa di Peres fermata a Castel Sant’Angelo
Con il nuovo acquisto Karsdorp ancora alle prese con l’infortunio e con Florenzi in fase di recupero, è ancora Bruno Peres, al momento, la prima scelta obbligata sull’out destro per il tecnico della Roma Di Francesco. L’esterno brasiliano è un ottimo calciatore, bravo a crearsi spazi pericolosi nell’area di rigore avversaria. Ma un episodio spiacevole lo ha visto protagonista poco prima dello scorso Natale, nel mese di novembre. Bruno Peres, era alla guida di una Porsche presa a noleggio, che finì però la sua corsa contro il marciapiedi. Ma non solo. L’ex Tortino fu trovato anche senza patente: aveva infatti quella brasiliana, che per essere valida in Italia necessita di una sorta di procedura di conversione. Cosa accadde? Il giocatore della Roma fu pesantemente multato. Lo schianto avvenne alla prime luci dell’alba, intorno alle ore 5 nella capitale, in Piazza dei Tribunali, a poca distanza da Castel Sant’Angelo. Una botta sufficiente a mettere fuori uso l’automobile, danneggiata dalla parte della ruota anteriore sinistra. Il calciatore ne uscì fortunatamente illeso.

Keita: gioia e dolore della Lazio
Protagonista dell’ultimo derby vinto lo scorso primo maggio e di una stagione a dir poco esaltante, Keita è il calciatore della Lazio che sta facendo però discutere più di tutti in questo periodo per la sua presunta volontà di voler lasciare subito i biancocelesti e trasferirsi alla Juventus. Un calciatore che in questa sua esperienza con il club di Lotito, ha fatto parlare di sé anche per disavventure fuori dal campo. Come ad esempio nell’ottobre del 2014, quando perse il controllo della sua Lamborghini, finendo contro le strutture di ponte Flaminio. Macchina distrutta e trasferita in un deposito giudiziario, con il giocatore spaventatissimo, ma illeso e pronto a giustificarsi con la scusa dell’inesperienza alla guida. Il ragazzo risultò sobrio. Lo schianto avvenne alle 4.20, con lo spagnolo che andò a sbattere sul viadotto di Corso Francia, in una zona periferica di Roma. Gravi disagi al traffico visto che la zona interessata dall’incidente fu addirittura chiusa al traffico fino alle 7.

La notte folle di Vidal
Era giugno del 2015 quando un incidente stradale nella notte sulla Rio Maipo, autostrada a sud di Santiago del Cile, preoccupò l’intero Paese. Alla guida c’era l’ex centrocampista della Juventus Arturo Vidal, oggi al Bayer Monaco. Mentre tornava nel ritiro della Nazionale, impegnata nella Coppa America, dopo il giorno libero concesso dal c.t. Sampaoli, la sua Ferrari 458 impattò contro un’altra vettura. Il centrocampista riportò lievi lesioni così come sua moglie, che era al suo fianco in macchina. Vidal tornava dal Monticello Grand Casinò dopo aver trascorso una serata di svago. Dopo le prime ricostruzioni emerse che la macchina di Vidal si scontrò con un altro veicolo prima di uscire di strada. Il “guerriero” fu però denunciato per guida in stato di ebbrezza. Dopo l'incidente infatti, gli esami riscontrarono un tasso di 1,2 grammi di alcol nel sangue (nel paese il minimo consentito è 0,8).

Disavventure stradali giallorosse in passato
Vincent Candela e Vincenzo Montella, oggi tecnico del Milan, furono anche loro protagonisti di un episodio negativo a bordo di un’automobile. Era il 2002, e i due calciatori giocavano con la maglia della Roma. Gli agenti della polizia stradale li fermarono mentre viaggiavano sulla corsia d'emergenza del Grande raccordo anulare nei pressi della Laurentina. Ai due fu subito sequestrata la patente con una multa di 327 euro. Ai due giocatori è costato caro l'aver infranto il codice stradale e aver usato la corsia d'emergenza come una normale carreggiata. A nulla sono valsi i tentativi di giustificazione dei due giocatori. L’anno prima invece, all’allora romanista Antonio Cassano, accadde un episodio simile. A Bari, gli fu inflitta una multa salatissima e il sequestro della vettura per guida con il solo foglio rosa e senza nessuno accanto. Ma non contento, l’ex Sampdoria, due mesi dopo, fu fermato di nuovo su una moto per guida senza patente.
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