Baldissoni: «La Roma tornerà a vincere,
noi siamo 10 volte più arrabbiati dei tifosi
ma il campionato non è ancora finito»

Baldissoni: «La Roma tornerà a vincere, noi siamo 10 volte più arrabbiati dei tifosi ma il campionato non è ancora finito»
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Lunedì 2 Febbraio 2015, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 11:57
«Aver perso pilastri importanti pesa molto, può capitare di affrontare periodi di scarsa brillantezza». Dopo le polemiche sull'ennesimo pareggio casalingo della squadra di Garcia con l'Empoli, il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni è intervenuto ai microfoni dell’emittente radiofonica della società con una intervista sui temi caldi: mercato e prospettive sulla stagione in corso.



Le critiche. «Se ci sono aspettative molte alte che poi non vengono realizzate vuol dire che stiamo lavorando bene. Siamo perfettamente a nostro agio con la responsabilità che ne consegue, anche se non tutte sono sono sotto il nostro controllo, come gli infortuni: su tutti Castan, Strootman che ha giocato solo 2-3 partite e poi Iturbe. Anche la coppa d’Africa è uno di questi. Cosi la squadra va in difficoltà anche perché si sono giocate tante partite e può capitare un peridio d’appannamento. Nessuno dice che il campionato sia finito, ci sono giocatori nuovi in arrivo e la squadra tornerà a vincere».



Mercato: «Non voglio entrare nel dettaglio: intanto la Roma ha 29 giocatori in rosa e non possiamo comprare all’infinito. Bisogna fare i conti con quella che è la rosa esistente e il suo costo. Sulle tempistiche ci sono da tenere conto le trattative. Arriveranno dei giocatori nuovi. Ogni acquisto arriva dopo lunghe valutazioni.



Ibarbo e Doumbia: «Ogni acquisto nasce da lunghi periodi di valutazione. Doumbia è seguito da tanto da Sabatini, quasi tre anni, e in questa finestra di mercato si sono create le condizioni economiche per prenderlo. Quando le opportunità si creano ci si lavora per essere definite e Ibarbo non è una scelta dell'ultimo minuto».



I tifosi: «I tifosi devono sapere che quando loro sono delusi ed incazzati noi lo siamo 10 volte di più. Quando non si riesce a vincere non è per scarso impegno e per scarsa volontà, ma è una questione di problematiche che ci possono stare nell’arco di un campionato. Non cambia niente per le prospettive della nostra squadra».



Garcia: «Alla fine sono i numeri che parlano, e bisogna fare sforzo piccolo per andare a leggere i numeri di Garcia e la media-punti da quando è sulla panchina della Roma».