I ferraresi guidati dal bomber Petagna sono in fondo alla serie A, ma il Gasp non si fida: «Per noi è la classica partita con un unico risultato disponibile: va interpretata bene, altrimenti il divario non si vede o si assottiglia. In ogni caso non è enorme. La Spal la conosciamo bene anche nei singoli, bisognerà mantenere alta la concentrazione. Noi veniamo da un pari con l'Inter che poteva essere una vittoria e dall' intermezzo non positivo di Coppa Italia». Il tecnico dei bergamaschi non vuole perdere posizioni pensando anche agli ottavi di Champions League tra febbraio e marzo col Valencia: «La Champions ci ha dato qualità e abitudine a giocare ad alti livelli, ha garantito crescita collettiva e individuale come quella di Gosens che continua a segnare, anche con l'Inter.
Siamo quarti a quota 35 e intanto vogliamo mantenere questa posizione - osserva -. Non sarà facile, ma vogliamo se possibile migliorarci: per quelli dietro non sarà facile rimontarci. Rivali come la Roma e quelle che seguono, visto che si stanno rinforzando tutte, sono comunque da temere. Noi ci crediamo di arrivare almeno nelle prime sei, è presto per dire se lotteremo per tenerci il quarto posto. Intanto abbiamo 7 punti di margine sulla settima (il Parma, ndr)». Su come e dove l'Atalanta debba migliorare, Gasperini è netto: «Dobbiamo provare a prendere un pò meno gol, per il resto vedo una squadra in crescita con molte alternative e molte soluzioni - chiosa -. Se ritroviamo il Duvan Zapata di inizio stagione, siamo ancora più forti. Mi è dispiaciuto non averlo potuto far entrare mercoledì, me l'ero tenuto come quarto cambio per eventuali supplementari: in allenamento dà buone sensazioni. Caldara sta molto bene, non me l'aspettavo vista la lunga inattività. È un ragazzo che ci ha dato molto e penso possa giocare molto».
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