​Atalanta e Inter, la piazza d’onore in 90 minuti. A meno che...

Atalanta e Inter, la piazza d’onore in 90 minuti. A meno che...
di Salvatore Riggio
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Giovedì 30 Luglio 2020, 07:30
 Da una parte l’Inter che vuole ripartire dal secondo posto per colmare il gap con la Juventus. Dall’altra l’Atalanta che sta facendo qualcosa di straordinario e aggiorna giornata dopo giornata i suoi record. L’intensità di Antonio Conte contro il pragmatismo di Gian Piero Gasperini. Con una cosa in comune: il passato in bianconero. Colmo di passione quello del tecnico interista, meno sentimentale quello dell’allenatore dei bergamaschi. Sarà una sorta di finale l’ultimo turno di campionato tra Atalanta e Inter, in programma il primo agosto (20.45). 
«Il secondo è il primo dei perdenti», aveva detto l’ex ct. «Per noi sarebbe un traguardo meraviglioso», aveva replicato Gasp. Diversi anche nella dialettica, ma tra due giorni scopriranno le carte in tavola. Sì, perché ci viene difficile pensare che Conte non voglia festeggiare un risultato importante per il club di viale Liberazione. Dal quale ripartire in sede di mercato (al di là del sogno Messi) per avvicinarsi sempre di più alla Juventus. Mentre Gasperini avrebbe la certezza di poter pensare in grande in vista dei quarti di Champions contro il Psg (12 agosto, ore 21). Nonostante l’assenza certa di un fuoriclasse come Ilicic. Raggiungere il Paradiso e regalare una gioia immensa ai tifosi bergamaschi, a una città martoriata dall’emergenza coronavirus. Nessuno mai potrà dimenticare i camion dei militari che trasportavano le bare dei defunti fuori da Bergamo per la cremazione. 

PENSIERI EUROPEI 
Anche la squadra di Conte dovrà pensare all’Europa League. I nerazzurri sfideranno il Getafe per gli ottavi (gara secca) quattro giorni dopo, il 5 agosto. Ma prima è meglio pensare al secondo posto. Grazie a un ritrovato Lautaro Martinez, autore di un gol bellissimo contro il Napoli (il numero 14 in campionato) e di un’esultanza polemica (mimando con le mani un «parlate, parlate», in risposta alle recenti critiche). Se in attesa o meno di una chiamata del Barcellona (in altre faccende affaccendato, visto il pressing su Messi per rinnovare il contratto e le perdite commerciali stimate in 200 milioni di euro), lo scopriremo nei prossimi giorni. Assieme all’argentino, c’è da tenere d’occhio anche Lukaku, arrivato a 23 reti in campionato. Il belga proverà a insidiare almeno Stefano Nyers, che chiuse a 25 centri la sua prima annata all’Inter (Ronaldo il Fenomeno è praticamente irraggiungibile, a quota 27). La risposta di Gasperini è nel suo turnover machiavellico. Cercherà di ruotare gente come Gomez, Malinovskyi, Pasalic, Muriel e Zapata. Minutaggio importante in vista della Champions, del sogno appunto. Così con obiettivi opposti e con attori differenti tra loro, la nostra serie A si avvicina a una sfida bellissima. 
Possibile grazie alla famiglia Percassi, capace di costruire una realtà da favola a Bergamo, e al gruppo Suning, che con pazienza sta tenendo fede alla promessa di riportare in alto l’Inter. Due tipi di gestione forse lontani tra loro, ma che tra due giorni duelleranno per il secondo posto. Un risultato bellissimo per entrambe (non ce ne voglia Conte). Tutto questo è la sintesi di Atalanta-Inter, la gara più affascinante dell’ultima giornata. 
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