Davanti, invece, niente ballottaggi: «I punti fermi sono sempre quelli: Ilicic, Gomez, Zapata - taglia corto il Gasp -. Tra i giovani, Kulusevski è con noi, Okoli con la Primavera». I bergamaschi vogliono evitare passi falsi, e la ricetta è semplice: «Sviluppare gioco secondo le nostre caratteristiche è l'arma per vincere le partite, ma poi bisogna adattarsi all'altra squadra mettendoci attenzione anche nella fase difensiva. Anche con Empoli e Genoa avevamo iniziato bene, forse l'unica sotto tono è stata a Ferrara - rimarca Gasperini -. L'interpretazione era giusta, la condizione pure, l'approccio anche: poi le gare hanno preso pieghe diverse. A Cagliari abbiamo avuto bisogno di tante occasioni prima di segnare, dopo aver corso qualche rischio nel primo tempo. A volte siamo efficaci, altre leziosi: le vittorie passano attraverso momenti e strade diverse». L'obiettivo Europa League non viene mai citato esplicitamente, ma il modo per arrivarci sì: «Al quarto di Coppa Italia con la Juventus ancora non pensiamo, siamo focalizzati sul campionato - chiude il tecnico atalantino -. Vogliamo rimanere nel treno per farci trovare pronti alla volata finale. Le nostre concorrenti sono Lazio, Milan, Fiorentina, Sampdoria e Torino, tutte molto vicine, tutte entro sei punti. Se una non fa un filotto, le distanze non si allungano. La media punti comunque in questa stagione è un pò più bassa».
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