Atalanta, Gasperini: «Con la Lazio partita di cartello»

Atalanta, Gasperini: «Con la Lazio partita di cartello»
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Martedì 29 Settembre 2020, 14:34 - Ultimo aggiornamento: 16:09
«Con la Lazio il recupero della prima giornata mercoledì sera è già una partita di cartello». Gian Piero Gasperini illustra il senso di una classicissima molto sentita dall'Atalanta, che la vive come un'eterna riedizione della finale di Coppa Italia del 2019 persa proprio all'Olimpico di Roma: «Lo spirito sarà quello di sempre, è un match di inizio campionato che vale come quelli decisivi alla fine». Rientrano Djimsiti e Romero dalla squalifica: «In difesa siamo abbondanti, sei di numero. Per inserire un nuovo come Cristian nei meccanismi di squadra magari serve più tempo». Toloi-Palomino-Djimsiti con Caldara come alternativa? «Mattia a Torino l'ho tolto nella ripresa perché ammonito, Palomino è stato bravo al suo posto. Concediamo poche occasioni ma molto evidenti: se miglioriamo la fase difensiva, senza fare errori tecnici o di linee da ricompattare, possiamo fare il salto di qualità», assicura l'allenatore atalantino.

Che prima ancora dell'avversario sul campo parla di come il mondo del pallone sta affrontando quell'altro, alla luce delle 12 nuove positività nel Genoa, sua squadra per sette anni: «Nelle ultime 13 partite dello scorso campionato, in 3 mesi, non c'erano casi stati: forse al ritorno dalla vacanze c'è stato un calo dell'attenzione, che invece va mantenuta molto alta - la riflessione -. L'impressione è che sia difficile trasmettere il virus tra avversari, ma che sia più facile negli spogliatoi e in genere negli spazi comuni. Per questo siamo sottoposti a controlli continui. L'apprensione esiste». Negativizzati anche Zapata (il primo era stato Sportiello, al ritorno da Valencia, a marzo), l'indisponibile Gollini («Lui e Pessina recuperano per novembre») e Palomino alla seconda settimana di settembre, Gasperini ha l'imbarazzo della scelta per la formazione: «Davanti, in attesa di Miranchuk e Ilicic, possiamo usare Malinovskyi e Pasalic oppure le due punte pure come Duvan e Muriel, ottimi sabato scorso - riflette -. Lammers sarà da inserire come tutti gli acquisti. Ma con la Lazio i precedenti ci dicono che è una sfida quasi sempre ricca di gol: dobbiamo limitare la loro efficacia offensiva, circoscrivere il raggio d'azione a Immobile, Correa, Luis Alberto e Milinkovic-Savic».

«Resto dell'idea che solo Juventus e Inter, al massimo forse anche il Napoli, siano impegnati nella corsa scudetto, anche se qualcun altro accredita anche noi.
In pratica abbiamo ricominciato con gli stessi: De Roon al Torino ha segnato tirando col piatto sinistro senza pensarci troppo, segno che abbiamo margini di miglioramento perché i giocatori crescono in consapevolezza». Uno su tutti: «Gomez è rimasto il giocatore straordinario dell'anno scorso. Finite le partite bisogna mettere gli aggettivi in frigorifero per trovarne di nuovi. Di incredibile ha soprattutto la continuità». Ultima battuta sui gironi di Champions del sorteggio del primo ottobre, proprio all'indomani della Lazio: «Non ci sto pensando, ma mi viene da dire che potremmo pescare una tra Liverpool e Real Madrid. L'altra volta c'era toccato il Manchester City».
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