Astori, procura di Udine: «Aperto procedimento per omicidio colposo». Domani l'autopsia

Astori, procura di Udine: «Aperto procedimento per omicidio colposo». Domani l'autopsia
di Redazione Sport
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Lunedì 5 Marzo 2018, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 19:39

«Abbiamo aperto un procedimento penale con ipotesi di omicidio colposo, allo stato attuale a carico di ignoti, e abbiamo disposto l'autopsia che verrà eseguita prossimamente». Lo ha detto il procuratore capo di Udine, Antonio de Nìcolo, ai microfoni del Giornale Radio Rai in merito alla morte improvvisa del capitano della Fiorentina Davide Astori. «È un dovere accertare se la morte di Astori è avvenuta per tragica fatalità o se qualcuno avrebbe dovuto percepire qualcosa». Lo ha detto il Procuratore di Udine, Antonio De Nicolo, sottolineando che «in questo momento non c'è nessuna responsabilità di qualcuno, che ci sembra potrebbe rispondere di qualcosa». L'avvio di questa procedura giudiziaria «ci permette di individuare responsabilità se ci sono in chi lo seguiva».

L'incarico sarà conferito alle ore 10 all'anatomopatologo Carlo Moreschi e al professore dell'Università di Padova Gaetano Thiene, direttore del Centro di patologia vascolare, con specifica competenza in materia.L 'autopsia sarà svolta subito dopo. Ai due esperti la Procura conferirà «un quesito il più ampio possibile - ha spiegato il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo - poi decideranno loro in concreto quali esami svolgere». Il conferimento dell'incarico sarà inoltre notificato in giornata ai familiari che potranno decidere se nominare un proprio consulente di parte. Al termine degli esami autoptici la Procura firmerà il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari «già domani pomeriggio o al più tardi mercoledì mattina».

La procura di Udine ha disposto l'acquisizione della documentazione sanitaria relativa a Davide Astori in possesso della Fiorentina e la società calcistica ha dato la disponibilità a fornire il materiale. L'autopsia di Davide Astori sarà effettuata nella giornata di domani. L'autopsia dovrà accertare eventuali reati come ad esempio «se qualcuno gli abbia dato qualcosa», ipotesi, che al momento, «è puramente astratta». Il procuratore ha poi precisato che Astori «era già morto da alcune ore quando è intervenuto il medico legale».

«E' stato trovato nel suo letto, come se si fosse addormentato». Lo ha confermato oggi il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo. «La stanza era assolutamente in ordine. Non è stato trovato niente che ci facesse inquadrare il fatto come un'assunzione di sostanze che potrebbero aver provocato la morte. In ogni caso si tratta della morte di un ragazzo giovane di 31 anni e faremo tutti gli accertamenti che si possono fare». La relazione della prima ispezione esterna eseguita ieri dal medico legale Carlo Moreschi non è ancora stata depositata. Informalmente però si è appreso che il medico non avrebbe rilevato nessun segno particolare. «Sembra che non abbia sofferto, come se fosse morto nel sonno. Questo rende inesplicabile la cosa accaduta a una persona così giovane», ha aggiunto De Nicolo.



I familiari di Davide Astori, i genitori e i fratelli del calciatore, hanno passato la notte all'hotel «Là di Moret» a Udine, lo stesso albergo in cui sabato sera Davide è morto, probabilmente nel sonno nel letto della camera 118. I genitori erano stati raggiunti ieri mattina dalla drammatica notizia del decesso del figlio, contattati telefonicamente dai dirigenti della Fiorentina che si trovavano a Udine in ritiro con la squadra.
Ieri pomeriggio la compagna di Astori, Francesca Fioretti, partita da Firenze, è arrivata all'obitorio di Udine nel tardo pomeriggio, seduta sul sedile posteriore di una monovolume, capo chino e gli occhi gonfi di pianto. La compagna è rimasta con Davide e i suoi familiari per oltre un'ora. Poi è ripartita per Firenze. I genitori e i fratelli del capitano sono invece stati riaccompagnati, sempre scortati da una gazzella dei Carabinieri, nell'hotel alle porte di Udine, stretti nel loro dolore. I familiari sarebbero ancora a Udine per sbrigare le ultime pratiche.

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