Tammy Abraham si è inceppato. Alla Roma mancano i suoi gol, non le prestazioni che risultano eccellenti analizzando i dati. Corre, pressa e serve i compagni (9 passaggi chiave in questa stagione), manca però la parte finale (e più importante): il gol. A dare speranza è l’andamento dello scorso anno in cui ha realizzato solo due reti fino agli inizi di novembre, poi complice la continuità si è riuscito a sbloccare fino a diventare il quarto miglior marcatore in Serie A con 13 reti in 18 partite.
Mourinho non ha nessuna intenzione di rinunciarci, è il secondo attaccante rimasto più campo dopo Dybala e lo scorso anno è stato quello più utilizzato nel campionato italiano.
Basti pensare che i giallorossi hanno la peggior differenza tra gol segnati e gol attesi. Come risolvere il problema? Quest’anno Mourinho ha un parco attaccanti di valore e ha la possibilità di far rifiatare gli elementi in difficoltà. Il turnover può venire in aiuto soprattutto nelle partite più semplici di coppa e campionato. Belotti non è ancora in condizione, ma sta facendo passi da gigante per mettersi in pari con i compagni. Shomurodov ha dimostrato che le continue panchine non hanno inciso sul suo morale. E poi c’è anche El Shaarawy che rientrerà a partire dalla prossima gara contro l’Inter.
Il riposo potrebbe giovare a Tammy che deve trovare un nuovo equilibro rispetto allo scorso anno per via dell’arrivo di Dybala. Giocare accanto all’argentino significa dialogarci di continuo, un po’ come è accaduto nel secondo gol contro l’Empoli o in quello del pareggio a Torino contro la Juventus. Piccole dimostrazioni di cosa può accadere se Tammy e Paulo dovessero trovare la sintonia con continuità. A quel punto tornerebbe un inamovibile.