All'Olimpico la Lazio nelle 19 partite disputate ha conquistato 45 punti grazie a 14 vittorie e tre pareggi, mentre due sono state le sconfitte (entrambe post-lockdown contro Milan e Sassuolo). Sono stati 46 i gol segnati da Immobile e compagni in casa contro 17 subiti, stesso score della Juve campione che però in casa ha conquistato 5 punti in più perdendo soltanto l'ultimo match stagionale, quello contro la Roma (1-3).
E i giallorossi lontano dalla Capitale hanno fatto meglio dei rivali cittadini: 36 punti (11 vittore e tre pareggi, con 5 ko) contro 33 (10 vinte, 3 pareggiate e 6 perse) facendo addirittura 8 reti in più dei biancocelesti che vantano la Scarpa d'oro Immobile. Ma è all'Olimpico che Fonseca ha fallito l'obiettivo, totalizzando ben 11 punti in meno di Inzaghi a causa di 5 sconfitte e 4 pareggi a fronte di sole 10 vittorie: 36 gol segnati (-10 rispetto alla Lazio) e 27 subiti (+10 al confronto con i biancocelesti).
Numeri che servono a decrivere la brillantezza avuta dalla Lazio almeno fino alla chiusura per Covid, capace di fiaccare la resistenza delle difese schierate all'Olimpico grazie alla molteplicità di soluzioni offensive: Immobile, certo, poi Luis Alberto, Correa, Caicedo, Milinkovic. Di contro la Roma, soprattutto dopo aver perso per infortunio Zaniolo, si è scoperta troppo Dzeko dipendente. Un difetto pesante per le partite in casa dove le squadre ti aspettano per poi colpire in ripartenza, e il "tic-toc" portoghese di Fonseca non è riuscito a risolvere il problema, superato con il cambio di modulo e il recupero di gente come Mkhitaryan e lo stesso Zaniolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA