Dragowski, numero 1 della Fiorentina: «Roma forte, ma all'Olimpico dimostreremo chi siamo»

Bartlomiej Dragowski
di Mario Tenerani
4 Minuti di Lettura
Sabato 31 Ottobre 2020, 19:48

Portiere in carriera. Bartlomieij Dragowski oggi è uno dei protagonisti più importanti della seria A e questo gli ha consentito di scalare posizioni nella nazionale polacca. Per proseguire l’ascesa ha necessità di sfide di spessore, la gara di domani all’Olimpico per lui è un’altra tappa decisiva: «La Roma è davvero forte, con grande individualità, ma soprattutto in attacco ha giocatori formidabili. In porta poi c’è Mirante, esplosivo, con riflessi fantastici. Noi però andiamo all’Olimpico per dimostrare chi siamo. Abbiamo una rosa di qualità e speriamo di raggiungere l’Europa».  

Bartlomieij che tipo di importanza riveste per lei questa stagione? 
«Ogni annata è importante per un calciatore che deve cercare sempre di fare il massimo. Speriamo di fare meglio della scorsa stagione e di toglierci qualche soddisfazione». 
Come è il calcio al tempo del Covid?
«E’ strano, ma purtroppo è soprattutto la vita in generale ad essere diversa. Noi per fortuna possiamo allenarci e giocare le partite». 
Ha paura per sè e la sua famiglia?
«Per la mia famiglia sì, ma per fortuna stanno tutti bene». 
Il suo procuratore di recente ha detto che pur essendo arrivate molte offerte lei non ha voluto ascoltarle perché e’ felice di Firenze e della Fiorentina. Qual è il segreto?
«Non c’è segreto. Sia io che la mia fidanzata stiamo bene a Firenze. Il club sta crescendo di anno in anno ed ha grandi ambizioni». 
La Roma è avversario tosto e davanti si ritroverà il tridente con Dzeko, Pedro e Mikytarian... Vietati cali di tensione….
«E' una squadra davvero forte, soprattutto in attacco ha molti calciatori forti. In generale i giallorossi possono cambiare la partita in ogni istante con le loro individualità. Dovremo stare attenti». 
Roma da Champions?
«Il campionato è appena iniziato ed è davvero molto incerto, non saprei dire al momento». 
I giallorossi in attacco hanno esperienza, mentre in difesa giocano i giovani: e’ il giusto mix?
«Dipende dalle peculiarità di ogni singola squadra. E poi questa è una domanda per un allenatore, io per adesso faccio solo il calciatore (e scoppia a ridere, ndr)…».
Per la Fiorentina dopo la trasferta di Milano, l’Olimpico sarà un altro test verità: cosa volete dimostrare?
«Noi andremo a Roma per fare una prestazione importante. Vogliamo dimostrare ciò che valiamo e cercare di fare il massimo ovunque». 
Vi basta veramente migliorare il decimo posto oppure questa squadra può dire la sua nella lotta all’Europa League?
«Abbiamo una rosa con tanta qualità, possiamo lottare per cercare di raggiungere questo obiettivo prima possibile. Ma dobbiamo ragionare partita dopo partita, dando sempre tutto». 
Castrovilli può illuminare la serata dell’Olimpico?
«Gaetano è uno che con le sue qualità può fare la differenza ovunque ed aiutare molto la squadra a raggiungere i propri obiettivi». 
Che è successo con Iachini dopo la brutta partita con lo Spezia?
«Nulla, era giustamente arrabbiato come tutti noi d’altronde. Volevamo vincere quella partita e non potevamo essere contenti». 
Lei ormai è nel giro fisso della Nazionale: che si aspetta con la Polonia?
«Il mio obiettivo ora è quello di finire bene le partite di Nations League e chiudere quest’anno in nazionale con delle vittorie che sarebbero molto importanti per noi». 
Chi sono i portieri che ammira di più?
«Ci sono davvero tanti numeri uno bravi, ma non faccio un solo nome perché mancherai di rispetto a qualcun altro». 
Conosce bene Mirante?
«Come portiere certamente. E’ fortissimo, Molto esplosivo ed ha riflessi fantastici». 
Roma-Fiorentina sarà una sorta di derby tra proprietà americane: che presidente è Commisso?
«E’ davvero un grande presidente. Ci sta sempre vicino e cerca di darci il massimo supporto. Sta facendo tanto per la Fiorentina, credo che la nostra società sia in buone mani». 
Chiesa non c’è più però è arrivato Callejon: come è lo spagnolo?
«Un calciatore fortissimo. Ha vinto tanto in carriera, ha calcato palcoscenici importanti ed ha tanta esperienza. Rappresenta di sicuro un valore aggiunto per la squadra». 
Ribery è anche la vostra guida in campo?
«Ribery è la nostra guida in campionato, ma anche fuori dal campo. Non è solo un grande campione, è pure un grande uomo. C’è tanto da imparare da lui». 
Come funziona la concorrenza con Terracciano?
«Io e Pietro abbiamo un rapporto davvero speciale. Ci aiutiamo a vicenda ed ognuno stimola l’altro a crescere». 
Chi vede favorita per lo scudetto?
«Quest’anno abbiamo un campionato molto particolare, ci sono tante incognite e tante situazioni che possono cambiare da un momento all’altro. Sulla carta Juventus ed Inter sembrano le più attrezzate, ma potrebbero esserci delle sorprese come Napoli, Atalanta o Milan». 
C’è un giocatore che toglierebbe alla Roma?
«No, la Roma ha tanti calciatori forti, ma le partite sono più belle se le giochi al completo». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA