Olanda-Argentina, tensioni ed esultanza provocatoria: la Fifa apre un'indagine. Messi contro van Gaal: «Non parli più?»

Più che una partita è sembrata una vera e propria battaglia

Argentina-Olanda, tensioni ed esultanza provocatoria: cosa è successo. Messi contro van Gaal: «Non parli più?»
di Salvatore Riggio
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Sabato 10 Dicembre 2022, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 18:10

Sarà anche stata una partita meravigliosa e ricca di colpi di scena, una trama corpulenta di oltre due ore, ma in sostanza la sfida dei quarti vinta ai rigori dall'Argentina contro l'Olanda è stata soprattutto una battaglia psicologica. Un insieme di gesti irriverenti, forse anche troppo, e prese in giro incomprensibili in un Mondiale.

Prima il parapiglia al minuto 89 per un fallo di Paredes su Ake, che dopo essere stato ammonito ha scagliato il pallone contro la panchina olandese, poi una seconda mini rissa al termine dei tempi regolamentari, con gli Orange capaci di rimontare da 2-0 a 2-2 proprio all'ultimo secondo.

Infine, le prese in giro tra argentini e olandesi nel momento dei rigori. Con tanto di tripudio Albiceleste, che adesso affronterà la Croazia in semifinale.

 

Argentina-Olanda, cosa è successo

Ma anche durante la festa sudamericana non sono mancati episodi come la boccaccia di Otamendi in faccia agli Orange in ginocchio e in lacrime un minuto dopo il penalty decisivo di Lautaro Martinez. Il difensore del Benfica ha spiegato il suo comportamento con le provocazioni olandesi proprio all'attaccante dell'Inter al momento di battere il rigore. E lo stesso Lionel Messi non è stato da meno. Durante l'intervista con la tv argentina a bordo campo, ha mandato a quel paese Weghorst, l'eroe di serata con la doppietta: «Cosa guardi, stupido, cosa guardi, vai via, vai». E a dire il vero, anche il portiere argentino Martinez è andato a infastidire i rigoristi olandesi.

 

 

Messi contro van Gaal: «E adesso non parli più?»

E a proposito della Pulce, è riuscito ad avere la sua rivincita contro il ct dell'Olanda, Louis van Gaal. A fine gara Messi gli è andato incontro per salutarlo: «E adesso non parli più?», gli ha detto. Con tutti i collaboratori di van Gaal che hanno cercato di far ragionare Messi, compreso Edgar Davids, uno che in campo non aveva molta diplomazia. La diatriba tra il fuoriclasse dell'Argentina e l'allenatore degli olandesi ha avuto inizio con le frasi alla vigilia di quest'ultimo, che ha ricordato la sconfitta ai rigori di Brasile 2014 proprio contro l’Albiceleste: «Messi è un giocatore che può decidere una partita con una sola iniziativa individuale, ma in quel match del 2014 non toccò un pallone e quando non tocca un pallone è come avere un uomo in meno. E non si può considerare un leader».

Ed ecco che la Pulce ha regalato l'assist per il vantaggio di Molina e ha trasformato il rigore del 2-0. E la sua esultanza è stata provocatoria: ha mostrato le orecchie quasi in segno di sfida davanti alla panchina olandese: «Non mi piace che si parli prima delle partite, tutto questo non fa parte del calcio. Io rispetto tutti, ma mi piacerebbe essere rispettato e van Gaal non lo è stato con noi», ha poi detto Messi al termine del match. E ancora: «van Gaal dice che l’Olanda gioca un buon calcio, ma invece ha messo gente alta davanti da raggiungere con palle lunghe. Ero arrabbiato perché un allenatore come van Gaal, con l'esperienza che ha accumulato negli anni in panchina, che parla come ha parlato. Non doveva fare quelle dichiarazioni, non le ho trovate giuste», rincarando la dose. Insomma, più che una partita è sembrata una vera e propria battaglia. 

Fifa apre un'indagine

Dopo avere analizzato i filmati di quanto accaduto sul campo, la Commissione disciplinare della Fifa ha aperto un procedimento contro la Federcalcio argentina per possibili violazioni degli articoli 12 («cattiva condotta di giocatori e funzionari») e 16 («ordine e sicurezza nelle partite») del Codice disciplinare della Fifa durante la partita dei Mondiali di calcio contro l'Olanda. Inoltre, la Commissione disciplinare della Fifa ha avviato un procedimento contro la stessa Federcalcio olandese per possibili violazioni dell'articolo 12 del Codice disciplinare della Fifa. Lo scrive il sito del quotidiano spagnolo Marca. 

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