Le nuove regole dell'Ifab, un rebus attorno al quale dover studiare

Le nuove regole dell'Ifab, un rebus attorno al quale dover studiare
di Roberto Avantaggiato
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Lunedì 12 Agosto 2019, 10:30
Sui social, e non solo, il dibattito è continuo. Le domande di chiarimento si susseguono, fatte soprattutto agli ex arbitri, che con pazienza animano blog personali o pagine facebook di approfondimento. Le domande vertono sulle novità (tante) che l’Ifab ha introdotto in questa nuova stagione calcistica. E che hanno già generato situazioni borderline, per non dire equivoche o male interpretate. Il retropassaggio al portiere visto in Benfica-Milan durante la tournee americana, o la barriera irregolare in Juve-Inter, giocata a fine luglio a Nanchino, sono due casi limite che hanno acceso il dibattito sulle nuove regole. 

CIRCOLARE
L’International Board, che si riunisce per rivedere o aggiornare il regolamento del gioco del calcio, ha già provveduto a chiarire attraverso una circolare la situazione. Così, se qualche squadra ricorrerà a una furbata tipo quella vista negli Usa sul rinvio dal fondo (portiere che alza di piede il pallone sulla testa del difensore che gli ridà la sfera per poterla giocare con le mani) la rimessa dovrà essere ripetuta. 
L’espediente era stato studiato dai portoghesi per aggirare la nuova regola, che consente al difensore di ricevere dentro l’area la palla sul rinvio dal fondo, ma che consente anche all’attaccante (che comunque deve partire da fuori area, salvo che non sia in fase d’uscita...) di andare subito a contendere il pallone al difensore dentro l’area di rigore. 
Secondo le nuove regole, in vigore dallo scorso 1° luglio, ci sarà da divertirsi anche sulle barriere posizionate sui calci di punizione. I giocatori della squadra che sta per calciare devono infatti stare ad almeno un metro di distanza dalla barriera. In sostanza, non potranno più allungarla per coprire la visuale al portiere. Probabile che i direttori di gara saranno costretti a usare la bomboletta spray non solo per segnare la distanza della barriera, ma anche quella degli attaccanti avversari dalla barriera stessa. 
VAR E ALLENATORI
Altre due novità, già viste durante le amichevoli estive (e nella prima giornata della Premier League), hanno attirato l’attenzione. Si tratta dell’ammonizione agli allenatori (Guardiola s’è subito beccato il giallo), che al secondo cartellino verranno espulsi come avviene per un calciatore. E l’intervento del Var anche sulla battuta dei calci di rigore. Attraverso il mezzo elettronico si potrà infatti controllare non solo l’ingresso anticipato in area di rigore di chi non calcia il tiro dagli undici metri, ma si potrà (dovrà) controllare pure se il portiere ha un piede sulla linea di porta (seconda la nuova regola) al momento della battuta del rigore. Anche l’interferenza involontaria dell’arbitro cambierà le cose (anche questa già vista in Premier) perché se il pallone verrà intercettato dal direttore di gara, il gioco si fermerà e la sfera verrà restituita a chi ne aveva il possesso. Se ciò accadrà in area di rigore, invece, il pallone sarà restituito al portiere. Un discorso a parte, merita invece il fallo di mano. Saranno considerati sempre punibili i falli di mano che: 1) servano a spingare la palla in rete anche se involontariamente; 2) consentano di avere il possesso di palla creando occasioni da gol; 3) se la mano o il braccio che colpiscono il pallone aumenta il volume del corpo. Una direttiva che, comunque, già prevede le sue eccezioni. Lavoro allo stato puro per i moviolisti.
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