Arbitri, con l'addio di Rocchi la "vecchia guardia" è andata in pensione

foto Mancini
2 Minuti di Lettura
Lunedì 3 Agosto 2020, 09:30
Le lacrime e la commozione hanno lasciato il posto alla riflessione. Quella che Gianluca Rocchi ha deciso di fare sul suo futuro prossimo. Ora che ha chiuso una carriera arbitrale straordinaria (il terzo tempo che gli hanno riservato Juventus e Roma è il segnale dell’impronta lasciata dall’arbitro toscano), l’ex internazionale deve scegliere la nuova strada da percorrere. «Il mondo degli arbitri è la mia vita, vorrei restarci...», ha detto in diretta tv sabato sera Rocchi. Un messaggio, più che un desiderio, visto che perdere le qualità (tecniche e umane) di un arbitro di questo spessore sarebbe un errore.
Pensare a Rocchi come successore di Rizzoli come designatore è quanto mai scontato, ma il toscano vuole prima capire che futuro avrà l’Aia. Il modo con cui è uscito di scena (l’Uefa avrebbe gradito un’altra stagione con lui in campo) non gli ha dato la serenità che sperava. Così, l’idea di fermarsi un attimo (che significa una stagione) è quattro mai concreta. Anche perché, l’idea di essere a capo di una eventuale sottocommissione di una Can A e B unificata, non lo attrae. Così come non vuole farci coinvolgere in eventuali tentazioni elettorali, visto che a dicembre l’Aia dovrà rinnovare i suoi organi direttivi.

LE DISMISSIONI
Insieme a Rocchi, saranno dismessi anche Calvarese e Giacomelli, anche se per il teramano, qualora non diventasse Var Pro, potrebbe tornare in auge l’idea di una deroga . Che servirebbe a Rizzoli per avere un arbitro affidabile in più per dare modo alle nuove leve, che faticano molto, di emergere con meno pressioni. Le ultime giornate di campionato hanno portato alla ribalta ben 12 aribitri di serie B, ma per alcuni si tratta solo di “premi di valorizzazione” perché per salire in serie A sembrano in corsa solo in quattro: Sacchi, Forneau (ma ha il problema che ci sono gà troppi laziali in serie A: solo il passaggio di Valeri a Var Pro potrebbe favorirlo), Abbattista e Volpi, con Aureliano che sarà si
© RIPRODUZIONE RISERVATA