Tante motivazioni. “L’ambiente è carico e voglioso, io vorrei aiutarlo a ritrovare le soddisfazioni di un tempo. La città è passionale, la piazza molto calda con una forte sensazione di appartenenza”. Andreazzoli sente forte la fiducia della dirigenza. “Abbiamo le idee chiare, so di dover lavorare per mettere tutti i giocatori a disposizione in condizione di esprimere il massimo del proprio valore. Il gioco? Ci vuol tempo per affinare i dettagli, cercheremo di utilizzare più sistemi di gioco in una singola partita. Giocheremo per il risultato ma credo sia giusto cercare di render la squadra produttiva anche nel bello”. Su possibili cessioni in corso d’anno, “mi auguro di non dover metter paletti perché quelli servono, semmai, per costruire una squadra forte”. In cima alla lista del mercato, c’è l’attaccante: il più grande punto debole del Genoa dopo la cessione di Piatek. “Non faccio nomi, deve esser bravo. Le caratteristiche hanno il loro peso ma io e il mio staff dovremo lavorare sulle sue qualità”.
Le porte del rinnovato centro sportivo Signorini di Pegli saranno sempre aperte. “Tutti i tifosi potranno verificare lo stato di preparazione della squadra. I recenti miglioramenti delle strutture di gioco vanno nella direzione di un’ampia progettualità con tante ambizioni”.
Andreazzoli parla anche di Totti e De Rossi: “Non dimenticherò mai il tempo trascorso con loro. E' impossibile pensare alla Roma senza Francesco e Daniele ma sono situazioni della vita e, come tali, vanno accettate”.
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