Napoli, Ancelotti: «Un gruppo forte vincerà presto. Mai chiesta la sospensione della gara, conosco i rischi»

Napoli, Ancelotti: «Un gruppo forte vincerà presto. Mai chiesta la sospensione della gara, conosco i rischi»
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Martedì 15 Gennaio 2019, 12:41 - Ultimo aggiornamento: 12:49
«Il Napoli è un gruppo vincente e sono convinto che non c'è da aspettare tanto per vincere». Lo ha detto il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti nel corso della sua lezione sulla gestione del gruppo all'Università Vanviteli di Napoli. «La squadra è forte - ha spiegato - la società ha investito bene in questi anni, il gruppo è giovane e sano e la società vuole investire ancora». Il tecnico azzurro ha parlato anche della differenza tra i fatturati dei top club: «La grande differenza sul fatturato la fa - ha detto - chi ha la proprietà dello stadio: tutti i grandi club hanno lo stadio e fanno ricavi molto alti che si aggiungono ai diritti tv e alle sponsorizzazioni. Ricordo che al Bayern mi dissero che ad ogni partita in casa si vendevano in media 30.000 litri di birra. Ai tedeschi piace molto la birra e anche queste cose incidono sulla gestione finanziaria di un club».

«Ho sentito dire 'Ancelotti non può decidere di sospendere una partità, ma forse quando parlo non mi faccio capire.
Non ho mai chiesto di sospendere le partite, so bene che se 60.000 persone devono uscire dallo stadio ci sono problemi. Ma in caso di cori razzisti le partite si devono interrompere, si aspetta qualche minuto e poi si riprende». Lo ha detto l'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti che oggi ha tenuto una lezione sulla gestione del gruppo in una squadra di calcio all'Università Vanvitelli «Ho sentito un'intervista del presidente della Federcalcio Gravina - ha spiegato Ancelotti - e so che la federazione sta facendo dei passi per semplificare questa norma. Questo è giusto ma ricordiamoci anche che la norma c'è ed è già applicabile quando c'è un insulto territoriale o razziale e a Milano non è stata applicata. In Bologna-Juve ci sono stati gli insulti a un ragazzo: la partita si ferma temporaneamente, si fa un annuncio, e poi si ricomincia. Si fa così anche per la pioggia, nel 2000 aspettammo due ore per riprendere».
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