Ancelotti: «Voglio portare l'Everton in Europa. E mi tengo stretto Kean»

Carlo Ancelotti
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Lunedì 23 Dicembre 2019, 17:31 - Ultimo aggiornamento: 18:40
«Vorrei portare l'Everton nelle posizioni di vetta della Premier il più velocemente possibile». Si è presentato così Carlo Ancelotti nel suo primo giorno da manager dell'Everton, la squadra che per diventare grande, grazie anche agli ingenti mezzi finanziari del patron Farhad Moshiri, ha scelto l'allenatore da poco divisosi dal Napoli. Che, sul, sito del club, viene definito «uno dei tecnici più vincenti della storia» ma nell'immediato si accontenterebbe di «battere di nuovo il Liverpool», come in questa stagione gli è già riuscito alla guida del Napoli. «Sarebbero contenti i nostri tifosi - ha aggiunto -: con il Napoli ho battuto il Liverpool quest'anno, sono un grande avversario e anche per questo motivo le nostre motivazioni saranno ancora più forti».
A convincerlo a tornare in Premier e a scegliere i Toffees è stata «l'ambizione di questo club, la sua storia e l'atmosfera che creano i tifosi. E poi perché qui c'è voglia di migliorare e di conquistare trofei: vogliamo essere un team molto competitivo. Sono all'Everton, un club fantastico: è tanto tempo che non vince qualcosa, noi ci proveremo anche se ovviamente non è una cosa che si può fare dal giorno alla notte. Ma con idee e obiettivi chiari sono sicuro che possiamo migliorare. Il sogno è portare l'Everton nelle posizioni di vertice della Premier il più velocemente possibile». Intanto partire dal quartultimo posto per arrivare, già in questa stagione, alla zona Champions «non è una missione impossibile».
La dirigenza, che oggi oltre al nuovo manager ha presentato anche il progetto definitivo del nuovo stadio da 52mila posti, gli ha promesso acquisti importanti, fra i quali però non ci sarà Zlatan Ibrahimovic. «Siamo buoni amici -  piega -. Ora ha terminato la sua avventura negli Stati Uniti ma non so quale sia la sua idea per il futuro. Dovrei chiamarlo e magari lo farò. Se vuol venire a Liverpool per divertirsi venga pure, ma non per giocare». Dal mercato toglie Moise Kean, che ha richieste dall'Italia: «Ho cercato di prenderlo al Napoli prima che firmasse per l'Everton - rivela -. È un giocatore fantastico, non dimentichiamo che ha solo 19 anni e ha cambiato nazione, quindi diamogli il tempo di adattarsi. Dobbiamo aspettarlo e lavorarci, perché ha qualità top». Proprio quello che serve per rilanciare un club che ha una disperata voglia di primeggiare.
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