«C'è amarezza è vero, con un pizzico di fortuna in piu' avremmo potuto vincere ad Ostia e festeggiare la salvezza. Peccato. Ma non è stata una stagione fallimentare, anzi. Abbiamo fatto una buonissima stagione, ma la sfortuna ci ha impedito di raggiungere l'agognato traguardo - ha spiegato il dg dell'Anagni, Marco Galante - abbiamo dimostrato di poterci stare in serie D»
«Comunque - ha aggiunto Galante - presenteremo la domanda di ripescaggio in serie D e siamo certi che possa essere accolta positivamente. C'è un aspetto che però deve essere chiarito subito: è quello relativo al campo di gioco in particolare al nostro stadio Roberto Del Bianco. Sono due anni che giochiamo lontano da Anagni e sinceramente ci siamo stancati. Aspettiamo segnali positivi dal comune per l'avvio dei lavori in modo da avere la struttura a disposizione. Basta chiacchiere, vogliamo i fatti. Se entro il 10 giugno non avremo risposte concrete ci sentiremo liberi di percorrere altre strade. GIocare lontano da Anagni ci ha penalizzati tantisimo. Tra l'altro cambiare sempre il fondo tra allenamenti e partite ufficiali ci ha comportato di aver subito tanti infortuni, non possia più permettercelo».
«Cosa è mancato in questa stagione? I numeri dicono che purtroppo il reparto offensivo ha avuto grandi difficoltà a finalizzare. va però detto che durante la stagione abbiamo avuto infortunati prima Gragnoli e Cardinali ed ora Pagliarini. Senza dimenticare il capitano Lustrissimi, Stancampiano ed altri che nessuna squadra può permettersi di tenere fuori. A noi purtroppo - ha incalzato Galante - problemi fisici ci hanno costretti a non schierali in diverse gare e ne abbiamo risentito. Ai ragazzi non possiamo dire nulla e rimproverare quasi nulla, hanno dato sempre il massimo. Qualche errore è stato fatto, ma abbiamo sempre dato tutto per il bene della squadra. Siamo pronti a ripartire e ripresentarci alla serie D, ora attendiamo un segnale dal comune».
«Il nuovo allenatore? Presto per dirlo. Non escludo possa restare Antonio Pecoraro - ha concluso il direttore generale anagnino - vedremo, ora è presto. Poi penseremo alla squadra».
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