La nuova Lazio è tornata in campo, gli errori sono quelli vecchi

La nuova Lazio è tornata in campo, gli errori sono quelli vecchi (foto ROSI)
di Alberto Abbate
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Domenica 30 Agosto 2020, 07:30
Partenza bagnata, ma non certo fortunata: solo un pari contro la Triestina. Inzaghi testa la Lazio sotto il pioggia battente nella sua prima uscita, conferma il consolidato 3-5-2 e pure qualche indicazione tattica: Jony reinventato mezz’ala ed Escalante vice Leiva. A preoccupare però non è il risultato (2 a 2) ma, dopo il lockdown (23 gol in 13 gare), i soliti errori in difesa. Strakosha resta fra i pali tutta la partita e inaugura male il suo duello per la titolarità con Reina. Poi Acerbi e Radu regalano al centravanti Gomez la doppietta. Per fortuna comunque non vale la sconfitta. Perché, oltre al diluvio e al gelo, per i 417 audaci presenti (tutto esaurito) allo Zandegiacomo sarebbe stata una punizione troppo severa. L’acquazzone condiziona l’esordio contro la formazione di Serie C, allenata dall’ex romanista Gautieri. 

L’AVVIO
L’inizio biancoceleste sprint è una chimera: corner di Luis Alberto e vantaggio immediato col destro di Acerbi (3’), tutto solo in area. L’intensità della pioggia diventa inversamente proporzionale a quello della Lazio, che prima spreca con Kiyine, titolare sulla fascia sinistra (Marusic dalla parte opposta), e poi con Immobile un filtrante di Escalante, posizionato tra Luis Alberto e Sergej in regia. Appena la Triestina s’affaccia, ribalta con Gomez (38’ e 43’) la sfida. Strakosha si lascia sfuggire un tap-in innocuo, forse schizzato sul terreno inzuppato, poi viene trafitto di testa ancora dalla punta, che svetta tra Acerbi e Radu, a cui Inzaghi decide di aggiungere Armini in partenza. 

FASCIA 
Il maltempo mette in dubbio la ripresa, poi si continua. Inzaghi cambia dieci undicesimi della squadra. Entrano Luiz Felipe, Vavro e Bastos in difesa, Lazzari, Parolo, Badelj, Jony e Lukaku in mediana, i due Anderson (Djavan e André) in attacco. Non ci sono punte di ruolo, quindi ci pensa Parolo a infilare in porta il 2-2 al 60’: percussione e assist di Jony, palla al limite, stop col destro e sinistro sotto l’incrocio. La Lazio insegue il successo, soprattutto con Badelj in grande spolvero (tiro a giro sotto l’incrocio respinto) e con Lazzari, già col turbo: «Se penso da dove sono partito, mi sembra un sogno giocare la Champions. Io sono cresciuto tanto nell’ultimo anno, ma devo migliorare ancora negli assist quando arrivo sul fondo. La concorrenza con Marusic per me è uno stimolo. Se gioco bene con la Lazio, l’Italia mi convocherà di nuovo». 

BOMBER 
Mancini ora punta su Immobile, in procinto di rinnovo (oltre 4 milioni) da Scarpa d’oro. Rigore sbagliato però ieri da Ciro, un onore per il portiere Offendi fermarlo dal dischetto. Non capiterà più, promesso: «Non vogliamo certo fare la comparsa in Champions - giura il bomber partenopeo – ma dobbiamo anche confermarci in campionato. Daremo tutti del nostro meglio». A cominciare dal secondo test con ìl Fiori Barp Mas (prima categoria veneta) di oggi (ore 17) pomeriggio. Ieri sono arrivati e si sono allenati Correa, Patric e Akpa Akpro ad Auronzo, ma non saranno ancora in campo. Si spera solo in un risultato, ma sopratutto in un clima diverso. 

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