Amazon scatenata: dopo la Champions vuole pure la Serie A

Amazon scatenata: dopo la Champions vuole pure la Serie A
di Salvatore Riggio
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Giovedì 14 Gennaio 2021, 07:35

Prima l’Europa con la Champions, adesso l’Italia. Amazon è sempre più lanciata verso la conquista del calcio con il servizio di Amazon Prime Video. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, il colosso statunitense prevede di presentare una proposta per i diritti televisivi della serie A. La scadenza per la ufficializzare le offerte per i diritti per il triennio 2021-2024 è il 26 gennaio e i club puntano a circa 1,15 miliardi di euro. Questa indiscrezione è una vera e propria rivoluzione. Come già noto, il bando prevede tre pacchetti con tutte e 380 le partite per satellite (prezzo minimo 500 milioni di euro l’anno), digitale terrestre (400 milioni) e internet (250 milioni) ma quest’ultima in co-esclusiva con il canale. Per la vendita mista, invece, saranno tre i pacchetti: uno con 266 partite in esclusiva per satellite, digitale e internet (750 milioni), uno da 114 partite sempre per satellite, digitale e internet (250 milioni) e uno da 114 partite solo per internet (150 milioni). Se confermata, questa notizia sarebbe una boccata d’ossigeno per le società italiane, che stanno vivendo un momento di crisi dovuto anche all’emergenza pandemia. Tra l’altro, all’asta per i diritti tv internazionali della serie A si sono presentati ben 49 candidati tra operatori e intermediari. Le buste devono ancora essere aperte, ma anche qui ci sarebbero nomi importanti tra i broker sportivi come Img, Mediapro e la Disney.
RISVOLTI 
Da ricordare che a fine 2020 Amazon aveva ufficializzato l’acquisizione dei diritti per trasmettere, fino al 2024, in esclusiva in Italia le dirette delle 16 migliori partite del mercoledì sera della Champions (più la finale di Supercoppa Europea). Il tutto per una cifra vicina agli 80 milioni di euro a stagione. Non altissima per l’azienda di Jeff Bezos, che ha un fatturato di 280,5 miliardi di dollari (dato del 2019). Amazon non concederà le proprie partite in sublicenza ad altri operatori, ma le trasmetterà in esclusiva per cercare di raccogliere più utenti possibili.

Allargando di fatto le offerte per i suoi clienti. Aumenterà il potere contrattuale dell’azienda statunitense se vorrà trattare con le imprese italiane produttrici dei beni in vendita sulla sua piattaforma on line. Si evolve anche la figura del tifoso. Sarà un tifoso 4.0. Un utente che potrà accedere al prodotto attraverso un altro abbonamento, ad Amazon Prime, e vedere le partite attraverso app quali Google Chromecast, Apple, Fire Stick. Un abbonamento che costa 36 euro all’anno (oppure 3,99 euro al mese): al momento, non si è mai parlato di un aumento di prezzo. C’è chi vede in questa mossa il possibile ingresso – in un futuro imminente – di altri colossi come Netflix e Apple. Ormai è un mercato che non ha più confini.

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