Lega di A, De Siervo: «Amazon studia il nostro mercato da tre anni, player credibile anche per il campionato»

Lega di A, De Siervo: «Amazon studia il nostro mercato da tre anni, player credibile anche per il campionato»
di Emiliano Bernardini
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Sabato 19 Dicembre 2020, 11:05

«L’arrivo di Amazon in Italia è una rivoluzione. Un qualcosa di impattante sul nostro mercato perché cambia il modello a cui siamo abituati. La Champions è un appuntamento che da sempre siamo abituati a vedere sulla pay tv e in chiaro» sottolinea Luigi De Siervo Amministratore Delegato della Lega di serie A. 
L’italia è pronta a questo tipo di cambiamento?
«Credo assolutamente di sì. Era molto più complicato Dazn che arrivava dal nulla. Amazon lo si conosce già e ha una sua piattaforma per la fruizione dei contenuti. Usano un prodotto civetta in chiave prospettica per l’affermazione sul territorio. hanno fatto lo stesso anche in Germania. Abbiamo sempre chiesto che il mercato potesse aprirsi e ora accogliamo con molto favore il fatto che sia avvenuta questa apertura. Resta da capire il paradigma con cui si struttureranno». 
Si parla di Amazon e Netflix anche per la serie A: possono essere dei player credibili?
«Netflix dico subito di no perché non fa sport. Amazon, invece, sì. E lo dico perché lo ha già fatto in altri paesi. Lo speriamo anche perché ha un bacino di 5 milioni di utenti. Loro stanno studiando il modello Italia per quanto riguarda il calcio già da 3 anni. Si erano affacciati anche per il precedente bando. Non sono assolutamente novelli da questo punto di vista. Anche in Germania hanno fatto lo stesso entrando dalla porta principale della Champions. Di fatto con il prodotto più costoso dal punto di vista del singolo evento. Penso che con la creazione di una rete unica, il calcio può divenire elemento attrattivo. Un prodotto, come avviene all’estero, con cui le telefoniche possano arricchire i contenuti».
Nel prossimo bando però non esiste un pacchetto ad hoc per Amazon come fatto in inghilterra
«La Premier ha studiato un pacchetto verticale. Noi abbiamo preferito non farlo perché questo finiva per penalizzare gli utenti con troppi abbinamenti e uno spezzatino eccessivo. Il nostro intento è quello di semplificare al massimo la fruizione». 
La pirateria resta il nemico numero uno
«Sì, ma siamo sulla buona strada per la vittoria finale.

Ieri la Guardia di Finanza ha messo a seggno un’operazione di grandissima importanza: è stata smantellata individuare un’organizzazione malavitosa che gestiva con ogni mezzo un sistema di IPTV illegali in grado di servire oltre 50 mila utenti. Grazie al sequestro del database di questi criminali sono individuati i fruitori finali che saranno a loro volta denunciati e perseguiti con sanzioni da 2.500 fino a 25 mila euro».

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