Roma, rosa da snellire: almeno 12 esuberi con obiettivo 100 milioni di plusvalenze

Schick
di Stefano Carina
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Mercoledì 12 Agosto 2020, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 10:38
Cambia la proprietà, non mutano invece le priorità. Che per la Roma, targata Pallotta o Friedkin, almeno per questo post-stagione sono sempre le stesse: cedere. Dodici, forse anche di più gli elementi che il club vorrebbe vendere. Senza ds, con Baldini uscito di scena e con il club che è in attesa del closing e della convocazione dell’assemblea nel quale s’insedierà il nuovo cda, la strada è a dir poco in salita. 

GRUPPO DA SMANTELLARE
Se è vero infatti che quest’anno la sessione di mercato terminerà il 5 ottobre, non può comunque passare inosservato come la Roma si radunerà tra 15 giorni (27) e che il countdown al campionato recita ad oggi -38. Il lavoro di Fonseca (o chi per lui, benché il tempo giochi a favore del portoghese) non si prospetta semplice. Perché iniziare una stagione (dove l’obiettivo è arrivare ad una rosa di 23 elementi), lavorando con più della metà dei calciatori che non rientrano nei piani dell’allenatore, non è il massimo. Tra l’altro se comprare non sarà facile, vendere nel mercato post-Covid potrebbe rivelarsi ancora più difficile. Il motivo è semplice: benché il Fpp sia slittato al giugno del 2021, la Roma non può permettersi di fare minusvalenze. E in alcuni casi bisognerà ingegnarsi per evitarle. Per Bianda ad esempio (che pesa ancora per 3,7 milioni) l’unica via praticabile è stata quella del prestito al Zulte Waregem. Stesso di discorso per Fuzato al Gil Vicente. Altri due che potrebbero partire sono Spinazzola e Pau Lopez: il primo però pesa ancora a bilancio per 24,1 mentre il portiere per 20,6. Capitolo a parte merita Pastore. Ieri si è operato in artroscopia all’anca sinistra. La prognosi è da valutare ma non sarà inferiore ai 45 giorni. Il futuro è un punto interrogativo ma l’argentino continua a rappresentare un macigno per i conti: oltre allo stipendio di 4,5 milioni, figura a bilancio ancora a 15,3. Schick, per il quale ora sembra essersi mosso il Milan (anche se la destinazione più probabile rimane la Bundesliga: Lipsia favorito ma occhio all’Hertha Berlino), con gli ammortamenti è sceso a 19,2. Karsdorp è a quota 6,652 milioni, Coric a 5,3 mentre Olsen (per il quale c’è stato un timido sondaggio del Bayer Leverkusen ma lo svedese punta a tornare in Sardegna) a 6,07. Più facile, al netto dell’assenso da parte dei diretti interessati (e in alcuni casi non sarà un proforma), privarsi di Perotti (2,088), Florenzi (1,172), Bruno Peres (3,04), Juan Jesus (1,976) e Fazio, il cui costo è stato completamente ammortizzato. A questi, vanno aggiunti i calciatori che la Roma ha già deciso di sacrificare: Under (7,8) e Kluivert (12,7). Sinora le uniche entrate sono arrivate da Gonalons (4 milioni, ufficializzato ieri dal Granada in virtù di un accordo automatico dovuto alla salvezza del club spagnolo) e da Defrel (9 milioni, anche questa operazione andata in porto con la permanenza in serie A del Sassuolo). A livello di plusvalenze i due hanno però fruttato appena 2,5 milioni. Un primo passo. Ma il traguardo (considerando che l’obiettivo si aggira sui 100 milioni entro giugno 2021) appare lontano. 
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